Trovato morto a 45 anni, Lorenzo Reina era il papà del Teatro Andromeda

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Il mondo dell’arte e la terra siciliana piangono la perdita di un uomo straordinario. Lorenzo Reina, l’artista-pastore che ha trasformato le vette dei Monti Sicani in un palcoscenico di pietra e stelle, è stato trovato senza vita all’interno della sua proprietà a Santo Stefano Quisquina. A fare la dolorosa scoperta sono stati i familiari; al momento, le circostanze del decesso restano riservate in attesa di comunicazioni ufficiali.

Reina non era solo uno scultore, ma un sognatore capace di fondere la fatica del lavoro rurale con l’astrazione della bellezza. La sua creatura più celebre, il Teatro Andromeda, è un’opera architettonica unica al mondo: 108 blocchi di pietra che ricalcano la costellazione omonima, incastonati in un paesaggio mozzafiato. Nato dalla sua profonda connessione con la natura, il teatro è diventato negli anni una meta di pellegrinaggio culturale internazionale, simbolo di una Sicilia che sa guardare al cielo restando ancorata alle proprie radici.

La notizia del suo improvviso addio ha lasciato un vuoto incolmabile non solo nella comunità dell’agrigentino, ma in tutto il panorama artistico contemporaneo, che riconosceva in lui una voce autentica e primordiale.

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