Roberta uccisa e data alle fiamme, l’ex fidanzato Pietro Morreale a giudizio
Il gup ha accolto la richiesta del sostituto procuratore di Termini Imerese

Pietro Morreale è stato rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. È lui secondo la procura di termini Imerese l’autore dell’assassinio di Roberta Siragusa, solo 18 anni, avvenuto a Caccamo nel gennaio 2021. Pietro Morreale dovrà difendersi davanti alla Corte di Assise di Palermo, come ha disposto oggi il gup del tribunale di Termini Imerese.
Il gup ha accolto la richiesta del sostituto procuratore di Termini Imerese, Giacomo Barbara e del procuratore capo, Ambrogio Cartosio. La pubblica accusa ha contestato all’indagato, in stato di custodia cautelare in carcere, il reato di omicidio con l’aggravante di avere commesso il fatto contro la persona a lui legata da relazione affettiva e di avere commesso il fatto con premeditazione e di avere agito con crudeltà.
Il Gup ha anche accolto le richieste di costituzione di parte civile dei genitori della ragazza, del fratello e della nonna materna. Parte civile anche l’associazione Insieme per Marianna. La prima udienza del processo avverrà all’interno dell’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo a marzo.