Stefania Petyx mette in fuga giovani ladri a Palermo, “scafazzati” su scooter elettrici

L'inviata di Striscia Stefania Petyx sventa un furto a Palermo. Il suo racconto e l'appello alla città sui social
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Non solo in televisione con il suo iconico impermeabile giallo e il “bassotto” a caccia di ingiustizie, ma anche nella vita di tutti i giorni, da semplice cittadina. Stefania Petyx, storica inviata palermitana del tg satirico “Striscia la Notizia”, si è resa protagonista di un episodio di grande coraggio e senso civico, sventando quello che sembrava a tutti gli effetti un furto imminente.

La scena si è svolta in via Giusti, a Palermo. L’occhio allenato da cronista della Petyx ha notato una situazione anomala: un gruppetto di giovani, degli “scafazzati” come li chiama la stessa Petyx, con i volti parzialmente coperti dai cappucci delle felpe, si era introdotto furtivamente all’interno di un’area recintata di un condominio. Il loro obiettivo, con ogni probabilità, erano le moto parcheggiate nello spiazzo.

Di fronte a quella scena, la giornalista non ha esitato. Invece di girarsi dall’altra parte, ha deciso di intervenire. Con un urlo secco e deciso, ha richiamato l’attenzione dei ragazzi, facendogli capire di essere stati scoperti. La reazione del “commando” è stata fulminea: sorpresi, sono fuggiti a gambe levate, dileguandosi rapidamente a bordo di alcuni scooter elettrici con cui erano arrivati.

L’episodio, però, non si è concluso con la fuga dei malintenzionati. Attraverso un video pubblicato sul suo seguitissimo profilo TikTok, Stefania Petyx ha voluto condividere l’accaduto per lanciare un messaggio forte e chiaro alla sua città. “Ho rischiato molto, avrei potuto farmi male e sono stata fortunata”, ha ammesso la giornalista, consapevole del pericolo corso. “Ma non possiamo pensare che le forze dell’ordine possano essere ovunque”.

Nel suo sfogo social, la Petyx ha inoltre sollevato una questione di cruciale importanza, un vero e proprio “buco nero” nella sicurezza urbana. “Il problema a Palermo è immenso. Non so cosa volessero rubare, ma la cosa più grave è un’altra”, ha spiegato. “Avrei voluto prendere il numero di targa degli scooter con cui sono fuggiti, ma non è stato possibile”. Quei mezzi elettrici infatti ne erano sprovvisti. Questa è una situazione gravissima, perché li rende di fatto invisibili e non rintracciabili, un mezzo perfetto per compiere illegalità.

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Giornalista pubblicista, direttore responsabile di DirettaSicilia.it e Monrealelive.it. Collaboratore di varie testate, tra cui BlogSicilia.it, SiciliaFan.it e donnaclick.it
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