Ondata di tragici incidenti sul lavoro in Sicilia. A Polizzi Generosa, Gandolfo Cascio, un artigiano di 49 anni esperto nella lavorazione del ferro, ha perso la vita dopo una caduta da una scala mentre lavorava in un garage. L’incidente segue di pochi giorni altri due episodi drammatici: la morte cerebrale dell’antennista Salvatore Aurilio, precipitato da un tetto a Palermo, e il decesso dell’operaio Antonino Alongi, 55 anni, a Monreale.
La dinamica dell’incidente e l’intervento dei soccorsi
Cascio stava eseguendo lavori su un’inferriata per un cliente quando ha perso l’equilibrio ed è precipitato a terra. Si ipotizza un malore improvviso, ma le cause dell’incidente sono ancora oggetto di indagine. L’impatto con l’asfalto è stato violento, causando un grave trauma cranico e una copiosa perdita di sangue. Il personale del 118 è intervenuto prontamente, trasportando Cascio in elicottero all’ospedale Civico di Palermo. Nonostante la celerità dei soccorsi e gli sforzi dei medici, l’uomo è deceduto poche ore dopo il ricovero. I Carabinieri di Petralia Sottana e Polizzi Generosa hanno effettuato i rilievi, raccogliendo elementi utili a ricostruire la dinamica dell’incidente.
Lutto cittadino e il ricordo di un artigiano amato
Il sindaco Gandolfo Librizzi ha proclamato il lutto cittadino per il giorno delle esequie, che si terranno presumibilmente tra martedì e mercoledì, in attesa dell’esito dell’autopsia. La comunità di Polizzi Generosa si stringe attorno alla famiglia di Cascio, un artigiano stimato e amato per la sua abilità nella lavorazione del ferro. Molti ricordano con affetto i suoi lavori, tra cui la cancellata della cappella del Venerdì Santo nella chiesa della Badia Nuova, testimonianza del suo talento e della sua passione per il mestiere. Sposato con Anna e padre di due figli, Cascio era profondamente legato alle tradizioni religiose del suo paese ed era devoto a San Gandolfo. Nutriva anche una grande passione per la musica, avendo suonato per anni nella banda locale.
Tre tragedie in pochi giorni: un appello alla sicurezza
La morte di Gandolfo Cascio, dopo quelle di Salvatore Aurilio a Palermo e di Antonino Alongi a Monreale, rappresenta un campanello d’allarme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro in Sicilia. Tre tragedie in pochi giorni impongono una riflessione seria e un’azione decisa per prevenire futuri incidenti. Don Santo Scileppi, parroco della chiesa di Santa Maria Maggiore di Geraci Siculo e amico di Cascio, lo ricorda come un “giovane polizzano doc, bravo figlio, sposo affettuoso, padre premuroso e fabbro ferraio della gloriosa classe artigiana di Polizzi Generosa”. Don Scileppi ha espresso il suo cordoglio alla famiglia, assicurando le sue preghiere. Centinaia di messaggi di cordoglio e ricordi commossi sono stati condivisi online, a dimostrazione dell’affetto e della stima di cui Cascio godeva. Francesca, un’amica di Cascio, esprime la sua rabbia e il suo dolore per la scomparsa prematura, sottolineando l’importanza di garantire condizioni di lavoro sicure per evitare altre tragedie.