Palermo – Continua il mistero sulla morte dell’imprenditore Angelo Onorato, trovato senza vita nella sua automobile nella bretella sottostante il raccordo autostradale Palermo-Trapani. Gli inquirenti propendono per il suicidio, ma restano molti interrogativi sulle motivazioni di tale gesto estremo.
La famiglia cerca la verità
La famiglia Onorato, assistita dall’avvocato Vincenzo Lo Re, vuole vederci chiaro: “Dobbiamo capire se si sia trattato di istigazione al suicidio – spiega il legale -. Cerchiamo di provare se qualcuno lo stesse ricattando o in qualche modo indotto a compiere questo atto. Abbiamo fiducia nel lavoro degli investigatori”. Anche la dottoressa Nuccia Albano, medico legale e consulente della famiglia, conferma che dall’autopsia non emergono dubbi sul suicidio, ma resta da chiarire il movente: “Bisogna capire le ragioni. La verità serve ai parenti per porre fine al loro tormento. Conoscevo Onorato, una persona tranquilla e senza ombre”.
Le indagini sui dispositivi elettronici
Gli inquirenti in queste settimane hanno analizzato a fondo i due telefoni cellulari e il computer dell’imprenditore, alla ricerca di indizi. Sono state trascritte migliaia di chat, messaggi, e-mail. In particolare, tecnici specializzati hanno cercato di recuperare file audio, video o testuali cancellati dai dispositivi elettronici di Onorato, anche poche ore prima della sua morte. L’obiettivo è ricostruire gli ultimi contatti della vittima e capire se vi fossero persone che lo ricattavano o minacciavano in qualche modo. La famiglia ha già presentato istanza per ottenere copia di tutte le informazioni raccolte dagli investigatori.
L’audio WhatsApp e i dubbi irrisolti
Intanto, nei giorni scorsi è emerso un audio WhatsApp in cui Onorato appare sereno poche ore prima del decesso. Un elemento che aggiunge un ulteriore puzzle a questo intricato giallo. Come è possibile che in così poco tempo si sia arrivati al suicidio? C’è stato un evento scatenante? O era tutta una facciata per nascondere tormenti interiori?
La ricerca della verità continua
Sono le domande che i parenti dell’imprenditore si pongono e a cui gli inquirenti cercano faticosamente di dare risposta. Si scava nel passato e nei contatti di Onorato per capire se vi fossero rancori, faide, ricatti o altro non ancora emerso. Si passano al setaccio mail, messaggi social, chat cancellate. La verità sembra ancora lontana, ma la famiglia non intende arrendersi finché ogni dubbio non sarà fugato.