Il Comune di Gangi, nel Palermitano, ha festeggiato i 100 anni di Santo Blando, uno degli ultimi mastri selcini, gli intagliatori di pietra. Nato nel 1923, nonno Santo è stato celebrato domenica 2 luglio nel salone del convento dei Cappuccini dai figli Ignazio e Carmelina, dai nipoti, parenti e amici.
Il sindaco Giuseppe Ferrarello, con il consigliere Santi Virga, ha consegnato una targa a nome dell’amministrazione e della comunità: “Per i suoi ben vissuti e proficui 100 anni. La sua lunga giovinezza è per Gangi motivo di orgoglio”. Presenti il parroco don Luigi Volante e un rappresentante della Confraternita di Maria Santissima del Carmine, a cui nonno Santo è molto devoto.
Nonno Santo, sprint e dalla memoria di ferro, ha sempre preferito camminare ed è cresciuto con un asino come unico mezzo. Ricordato da tutti come mastro selcino, ha dedicato la vita al lavoro e alla famiglia. Ancora oggi rammenta date e fatti, come gli anni della Seconda Guerra Mondiale passati al fronte e il ricordo gioioso dello sbarco degli Alleati in Sicilia: “Noi la guerra l’abbiamo vinta!”.
Gangi terra di longevi, in pochi mesi ha celebrato quattro centenari. Dopo nonna Rosa a marzo e nonna Maria in aprile, nonno Santo è il terzo gangitano a spegnere 100 candeline quest’anno. L’ultimo selcino ancora in vita, con la sua lunga esistenza è diventato una memoria storica della comunità, oltre che un esempio di forza e determinazione.
Alla festa, sebbene non potesse essere presente di persona, ha partecipato anche la soprintendente ai Beni culturali di Palermo Selima Giuliano, originaria di Gangi, che ha inviato un messaggio di auguri e congratulazioni. Nonno Santo, orgoglio di Gangi, continua a sorprendere e ispirare con la sua incredibile giovinezza.