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Misilmeri in lacrime per Giovanni Sanci, padre di famiglia morto coperto di sudore

"Giovanni è morto coperto di sudore - ha detto il sacerdote Rosario Francolino nella sua omelia - Qui siamo venuti per salutare un padre, un marito, un figlio, un amico"

Scene strazianti a Misilmeri all’interno della Chiesa Madre durante i funerali di Giovanni Sanci, l’operaio quarantatreenne morto il primo marzo all’ospedale di Villa Sofia dove era stato ricoverato il 16 febbraio scorso dopo un incidente sul lavoro. C’era anche una sciarpa del Palermo sulla sua bara, accolta in chiesa Madre tra la folla di tutti coloro che si sono stretti attorno alla famiglia in seguito alla gravissima perdita. Il quarantatreenne sarebbe caduto da un’altezza di almeno dieci metri, sono ancora in corso indagini per ricostruire l’incidente.

Le lacrime per Giovanni Sanci

In una giornata uggiosa, le lacrime si confondevano con le gocce di pioggia. Nonostante gli sforzi dei medici, Giovanni non ce l’ha fatta dopo l’incidente occorso nel cantiere di contrada Mortilli-Risalaimi. La moglie e il figlio Pietro hanno portato la foto di Giovanni sino all’altare e l’hanno poggiata sulla bara in una chiesa gremita di amici, parenti e conoscenti. In tanti hanno atteso nel piazzale esterno nonostante a pioggia.

La commossa omelia nella chiesa madre di Misilmeri

“Giovanni è morto coperto di sudore – ha detto il sacerdote Rosario Francolino nella sua omelia come si legge sul Giornale di Sicilia -. Qui siamo venuti per salutare un padre, un marito, un figlio, un amico. Giovanni è uscito di casa senza più farvi ritorno. Cercava di portare un pezzo di pane alla sua famiglia e questo dice tutto. Anche per noi presbiteri queste cerimonie sono delle prove dure, perché spesso è difficile pure per noi trovare parole di conforto. Ma se siamo qui è perché Giovanni ci lascia un grande messaggio carico di valori. E noi accogliamo questi suoi messaggi e li facciamo nostri”.

Sul fronte delle indagini

I carabinieri della compagnia di Misilmeri, coadiuvati dal nucleo ispettorato del Lavoro dell’Arma, coordinati dalla Procura della Repubblica di Termini Imerese, stanno lavorando alla ricerca della verità. i carabinieri hanno sentito il direttore dei lavori e i proprietari della struttura in cui si stavano svolgendo i lavori. Al vaglio degli inquirenti ci sarebbe la posizione di almeno cinque persone. La famiglia Sanci ha nominato come legale di fiducia, l’avvocato Angelo Saglimbene. Qualche altra significativa informazione potrebbe arrivare dai risultati dell’autopsia effettuata al Policlinico, dove la salma è stata trasportata subito dopo il decesso, avvenuto all’ospedale di Villa Sofia.

Lascia moglie e figli nel dolore

Giovanni Sanci, operaio di 43 anni, lascia la moglie e due figli rispettivamente di undici e quattro anni. La famiglia Sanci è molto conosciuta dalla comunità misilmerese. Il papà di Giovanni, Pietro, è stato anche consigliere comunale e gestisce un patronato. Si tratta di gente che lavora anche nel sociale rendendo un prezioso servizio alla comunità. Proprio per questo motivo il dolore è più grande, più amplificato.

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