Sta per tornare nella sua casa di Brancaccio la piccola bara di Brian Puccio, il piccolo morto annegato nel mare di Termini Imerese. Si attende il via libera della Procura dopo che sul suo corpicino è stata eseguita l’autopsia per accertare le cause del decesso.
L’esame autoptico è stato eseguito sabato scorso presso l’istituto di Medicina legale del Policlinico di Palermo. La perizia sarà resa disponibile agli investigatori della Procura di Palermo entro 90 giorni.
Nella casa del rione Brancaccio immenso e incolmabile è il dolore. Nelle prossime ore si deciderà quando si svolgeranno i funerali. Forse domani o mercoledì. “Amore di papà, mi hai lasciato – ha detto papà Giovanni-. Ti giuro amore mio, non ho parole per dirti che ora che mi hai lasciato per sempre io non ti dimenticherò mai”. Non riesce a darsi una spiegazione il palermitano.
“Adesso io non ce la faccio a stare senza di te. Non ce la faccio, io voglio venire con te, ma anche tuo fratello è rimasto senza di te. Addio amore mio buon viaggio, amore della mia vita”, si legge ancora nel post condiviso online dal papà di Brian.
Il piccolo è stato subito tirato fuori dall’acqua, qualcuno in spiaggia ha cercato di rianimarlo, ma non dava segni di ripresa. A quel punto i genitori, che vivono dalle parti di corso dei Mille a Palermo, hanno portato il piccolo al pronto soccorso, ma i medici dell’ospedale Cimino di Termini Imerese, dopo un’ora, hanno accertato che non c’era più nulla da fare. Si ipotizza un attimo di distrazione dei genitori, ma lo scopo degli investigatori è escludere che Brian possa aver avuto un malore. La Procura ha anche iscritto i nomi dei genitori nel registro degli indagati, un atto dovuto per dare il via libera all’esecuzione dell’autopsia. Intanto pil rione di Brancaccio si prepara ad accogliere il corpo del picolo Brian, un momento straziante per famigliari e amici della famiglia colpita da un così grave lutto.