Santa Lucia, NAS scoprono cibi scaduti: 3 locali chiusi a Palermo

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Circa cinquanta chili di alimenti risultati non conformi alle norme e sanzioni amministrative per un totale di 18 mila euro. È questo l’esito dei controlli condotti dai carabinieri del Nas, intensificati in occasione della festa di Santa Lucia del 13 dicembre e in vista delle festività natalizie.

Le verifiche hanno interessato in particolare il centro storico di Palermo, dove tre attività commerciali sono state costrette a sospendere l’esercizio. Secondo quanto riferito dal Comando provinciale dei carabinieri, i locali operavano senza i necessari titoli autorizzativi, motivo per cui è scattato il provvedimento immediato di stop alle attività.

Con l’aumento dei consumi tipico del periodo festivo, i militari del Comando per la tutela della salute e del Nucleo antisofisticazioni e sanità hanno rafforzato le ispezioni per prevenire e contrastare irregolarità nel settore alimentare. Le principali criticità riscontrate, spiegano dall’Arma, riguardano autorizzazioni non conformi, alimenti privi di tracciabilità, l’assenza o la mancata applicazione dei protocolli di autocontrollo Haccp, oltre a carenze igienico-sanitarie e strutturali nei locali destinati alla preparazione, alla somministrazione e alla conservazione dei cibi.

Oltre alle tre friggitorie palermitane risultate irregolari dal punto di vista documentale, i carabinieri del Nas hanno elevato contestazioni anche nei confronti del titolare di un ristorante molto conosciuto in provincia di Trapani. In questo caso sono state rilevate irregolarità legate all’ampliamento non autorizzato degli spazi e alla presenza di un ingente quantitativo di alimenti senza etichettatura e tracciabilità, alcuni dei quali conservati in modo non idoneo o addirittura oltre la data di scadenza.

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