Foto e video di bimbi sotto i 5 anni abusati, 2 arresti e 3 denunce in Sicilia: coinvolto operatore sanitario

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Nuova dura stoccata al crimine dello sfruttamento sessuale minorile online. Gli agenti del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Palermo hanno portato a termine l’operazione “Parabantes”, un’indagine complessa che rappresenta il seguito di un filone investigativo aperto lo scorso marzo. Il bilancio del blitz è di due persone arrestate nel capoluogo siciliano e cinque denunciati a piede libero in diverse province dell’Isola.

Le accuse mosse dagli inquirenti sono pesantissime: divulgazione, cessione e detenzione di materiale pedopornografico. L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, ha scoperchiato una rete che si estendeva ben oltre i confini palermitani. I provvedimenti hanno raggiunto soggetti residenti a Caltanissetta, Pedopornografia, maxi operazione della Postale di Palermo: due arresti e cinque indagati in Sicilia

Nuovo duro colpo allo sfruttamento sessuale dei minori online. La polizia postale di Palermo, nell’ambito dell’operazione “Parabantes”, ha eseguito due arresti e cinque denunce a carico di persone residenti in diverse province siciliane, tutte accusate a vario titolo di divulgazione, cessione e detenzione di materiale pedopornografico.

L’indagine, condotta dal Centro operativo per la sicurezza cibernetica di Palermo e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Palermo, rappresenta la prosecuzione di un lavoro investigativo avviato lo scorso marzo. Nel mirino sono finiti uomini di età compresa tra i 41 e i 68 anni, originari di Palermo, Caltanissetta, dell’Agrigentino e del Catanese. Tra loro figura anche un operatore sanitario, elemento che conferma ancora una volta quanto questo fenomeno sia trasversale e non riconducibile a un solo contesto sociale o professionale.

Nel corso delle perquisizioni, svolte nelle abitazioni e sui dispositivi elettronici degli indagati, gli investigatori hanno rinvenuto migliaia di file tra foto, audio e video che documentano abusi sessuali gravissimi su minori, in alcuni casi anche su bambini di età inferiore ai cinque anni. Si tratta di contenuti che, oltre a essere prova dei reati contestati, costituiscono una drammatica testimonianza della violenza subita dalle piccole vittime.

Le attività sono state portate avanti in stretta collaborazione con il Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online del Servizio polizia postale, che ha supportato gli investigatori nell’analisi dei canali di scambio utilizzati dagli arrestati per condividere il materiale illegale.

Tutto il materiale sequestrato – conservato sia su supporti fisici che su spazi cloud – è adesso al vaglio degli esperti informatici della Postale.

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