Misilmeri, giovane si getta nel vuoto dopo aver chiamato la fidanzata: “miracolato” dalla vegetazione

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A Misilmeri si è sfiorata la tragedia, ma grazie a una serie di circostanze fortunate e al coraggio dei soccorritori, quella che poteva essere una storia drammatica si è trasformata in un “miracolo” nel giorno di Santa Barbara. Un ragazzo di 20 anni ha tentato di togliersi la vita lanciandosi nel vuoto, ma è stato salvato appena in tempo dai Carabinieri.

Tutto è iniziato giovedì pomeriggio, quando il giovane, dopo aver contattato la fidanzata annunciandole le sue intenzioni, si è diretto verso le pareti a strapiombo della collina Rocca Rossa, sopra il quartiere di San Giusto. È stata proprio la ragazza a dare l’allarme disperato alle forze dell’ordine. Nel frattempo, il ventenne si era già gettato: dopo un volo iniziale di un paio di metri, è rotolato lungo una parete obliqua per circa venti metri. La sua caduta è stata miracolosamente frenata dalla fitta vegetazione e da alcuni massi che, pur ferendolo, hanno impedito che precipitasse ulteriormente.

All’arrivo dei militari dell’Arma, la situazione era critica: il ragazzo, ferito, era sospeso su un precipizio, ancora in bilico tra la vita e la morte. I due carabinieri non hanno esitato. Hanno individuato il punto esatto tra la vegetazione e, mantenendo un contatto telefonico per cercare di calmarlo, si sono avvicinati creando una **catena umana** di fortuna. Uno dei militari si è ancorato a un albero con una mano, mentre con l’altra sorreggeva il collega che, sporgendosi, cercava di raggiungere il giovane.

In un momento di estrema tensione, quando il ventenne sembrava ormai deciso a lasciarsi andare, uno dei carabinieri si è lanciato verso di lui, riuscendo ad afferrarlo proprio mentre era a un passo dal vuoto definitivo.

Poco dopo sono intervenuti gli specialisti del Nucleo Saf (Speleo-alpino-fluviale) dei Vigili del Fuoco, che hanno messo in sicurezza l’intera area e recuperato sia il ragazzo che i militari. Il giovane è stato poi affidato alle cure del 118, intervenuto anche per medicare i due carabinieri, eroi di giornata. “Siamo orgogliosi di questi angeli custodi”, ha commentato commossa una testimone che ha seguito le operazioni di salvataggio da lontano.

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