Manovra, il governo Schifani lancia il “bonus casa” siciliano

La Regione Siciliana lancia un nuovo bonus edilizio per case green. Stanziati 45 milioni fino al 2028. Ecco come funziona
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PALERMO – La Sicilia si prepara a lanciare il proprio bonus edilizio. Con l’approvazione in giunta della Legge di Stabilità regionale, il governo Schifani introduce una nuova misura per sostenere il settore delle costruzioni, stanziando un totale di 45 milioni di euro nel triennio 2026-2028. L’obiettivo è incentivare i siciliani a migliorare il patrimonio immobiliare dell’isola, con un occhio di riguardo per la sostenibilità e l’efficienza energetica.

Come funziona il nuovo bonus regionale

La norma, inserita in una manovra finanziaria da 1,2 miliardi di euro, prevede uno stanziamento di 15 milioni per ciascuno degli anni dal 2026 al 2028. I fondi saranno destinati a persone fisiche e condomini che intraprenderanno specifici interventi: dal consolidamento strutturale degli edifici alla riqualificazione energetica delle facciate, passando per l’efficientamento generale degli impianti e l’installazione di sistemi per l’autoconsumo da fonti rinnovabili, come i pannelli fotovoltaici. Il contributo coprirà il 50% delle spese sostenute.

Questa misura per l’edilizia si affianca a un pacchetto ben più cospicuo destinato al lavoro, che rappresenta il cuore della Finanziaria con 220 milioni di euro dedicati a incentivare le assunzioni a tempo indeterminato. Tra le iniziative spicca “Sicily Working”: un contributo a fondo perduto da 30.000 euro per le aziende che assumono nuovo personale consentendo il lavoro da remoto sul territorio regionale. Ulteriori 10 milioni sono previsti per stimolare gli investimenti nelle future Zone Economiche Speciali (ZES).

L’Ance Sicilia esulta: “Misura giusta che sbloccherà gli investimenti”

L’Associazione dei costruttori edili (Ance) Sicilia accoglie la notizia con grande favore. Il presidente Salvo Russo ha espresso soddisfazione per l’inserimento del bonus e della decontribuzione per i nuovi assunti, ringraziando il governatore Schifani e l’assessore all’Economia Dagnino per la sensibilità dimostrata.

“Il governo regionale ha scelto di non riproporre il Superbonus, ma di finanziare un sistema che collega gli interventi all’efficienza energetica, in linea con la direttiva europea ‘Case Green'”, ha dichiarato Russo. Secondo l’Ance, questa “agevolazione giusta ed equilibrata” permetterà alle famiglie di abbattere i costi delle bollette e sbloccherà gli investimenti privati, fondamentali per un settore che rischia un calo dell’8,1% quest’anno.

I costruttori auspicano ora che il contributo regionale sia cumulabile con gli incentivi nazionali, il cui utilizzo è stato fortemente limitato dai nuovi paletti su reddito e spese. “Siamo passati da 1,1 miliardi di investimenti Superbonus nel 2024 ad appena 72 milioni nei primi tre mesi di quest’anno”, sottolinea Russo, lanciando un appello a tutte le forze politiche dell’Ars per un voto unanime sulla norma.

La replica del M5S: “Schifani copia le misure che a Roma hanno sabotato”

Di tenore completamente opposto la reazione del Movimento 5 Stelle. Il coordinatore regionale Nuccio Di Paola accusa il governo Schifani di ipocrisia, deinendo il nuovo bonus una “misura fotocopia” di quelle promosse dal governo Conte.

“Dopo aver sabotato e cancellato il Superbonus 110% a livello nazionale, condannando un settore che trainava l’economia, ora a Palermo provano a copiarlo”, afferma Di Paola. “La propaganda di regime ha sempre evidenziato solo i costi del Superbonus, ignorando i benefici in termini di IVA, IRES, occupazione e crescita, come sottolineato da Nomisma, Censis e persino dalla Commissione Europea”. Secondo il M5S, il governo regionale sta tentando di rimediare ai danni causati dalle scelte del governo nazionale, ma in modo tardivo e contraddittorio.

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