È morto da eroe, a 90 anni, per aver compiuto un gesto di puro e semplice coraggio: proteggere la sua vicina di casa. Se n’è andato così Salvatore Riccobene, novantenne originario di Trapani ma da tempo residente a Mortara, in provincia di Pavia. La sua unica “colpa” è stata quella di non voltarsi dall’altra parte.
La tragedia ha avuto inizio quasi un mese fa, in un condominio popolare. Salvatore era intervenuto per difendere una vicina di 57 anni, da tempo vittima delle molestie e delle continue intimidazioni di un altro residente dello stabile, Giorgio Labarbuta. Durante l’ennesimo episodio di stalking, l’anziano non si è tirato indietro ed è stato violentemente spinto a terra dall’aggressore.
Nella caduta, Salvatore Riccobene ha riportato la frattura di diverse costole e altre lesioni. Inizialmente le sue condizioni non sembravano destare preoccupazioni insormontabili, ma con il passare dei giorni il suo quadro clinico è precipitato. Ricoverato all’ospedale di Mortara, ha lottato fino all’ultimo, ma le complicanze respiratorie seguite a quel trauma si sono rivelate fatali.
Una morte che ha lasciato sotto shock l’intero quartiere, dove Salvatore era conosciuto e amato da tutti. “Era una persona buona, sempre pronta ad aiutare”, raccontano i vicini, increduli e addolorati.
Ora sulla vicenda indaga la Procura di Pavia, che ha aperto un fascicolo e disposto l’autopsia sul corpo del novantenne per accertare il nesso causale tra l’aggressione e il decesso. L’aggressore, Giorgio Labarbuta, già destinatario di diverse denunce per atti persecutori da parte della stessa donna, ora rischia la pesantissima accusa di omicidio preterintenzionale.



