Tentato omicidio a Palermo, lite in via Chiavettieri finisce a coltellate: colpito 35enne

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Il cuore della movida palermitana torna a macchiarsi di sangue. Una notte che doveva essere di svago si è trasformata in un incubo in via Chiavettieri, una delle arterie pulsanti della Vucciria, quando una discussione è degenerata in una violenta aggressione. Erano circa le 3:30 del mattino quando un uomo di 35 anni è stato raggiunto da due coltellate, una al braccio e una, più preoccupante, alla nuca.

La scena si è consumata in una manciata di secondi, sotto gli sguardi terrorizzati dei presenti. Secondo una prima ricostruzione, la vittima stava tentando di allontanarsi dopo un alterco scoppiato per ragioni ancora al vaglio degli inquirenti. È stato proprio durante questo tentativo di fuga che l’aggressore, descritto come un suo coetaneo, lo ha colpito. Il panico si è diffuso immediatamente tra i giovani che affollavano i locali della zona: urla, gente in fuga e la chiamata disperata al 112.

Sul posto sono piombate le pattuglie dei carabinieri e un’ambulanza del 118. I sanitari hanno prestato le prime cure al ferito, trasportandolo d’urgenza in codice rosso all’ospedale Villa Sofia. Fortunatamente, nonostante la gravità delle ferite e la grande paura, le sue condizioni non desterebbero preoccupazione e non sarebbe in pericolo di vita.

Le indagini, ora passate nelle mani della Polizia di Stato, si sono mosse con rapidità. I carabinieri, intervenuti per primi, avrebbero già messo un nome e un volto sull’identità del presunto aggressore: si tratterebbe di un 35enne con piccoli precedenti penali. Gli investigatori stanno ora lavorando per definire i contorni esatti della vicenda, ascoltando i testimoni e analizzando meticolosamente i filmati delle telecamere di videosorveglianza disseminate nell’area. L’obiettivo è capire se si sia trattato di un’esplosione di violenza estemporanea o se dietro l’aggressione si nascondano rancori passati.

Questo episodio a poche settimane dall’omicidio del giovane Paolo Taormina nella zona dell’Olivella, un evento che aveva spinto il sindaco Roberto Lagalla e il prefetto Massimo Mariani a istituire nuove “zone rosse” e a intensificare i controlli, proprio in aree considerate ad alto rischio come la Vucciria. Misure che, evidentemente, non sono bastate a fermare la spirale di violenza. Una tragedia sfiorata che suona come un nuovo, inquietante, campanello d’allarme per la città.

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