Non ce l’ha fatta Fedele Fiore, l’uomo di 49 anni rimasto vittima di un terribile incidente stradale lo scorso 26 luglio a Palermo. Dopo quasi tre mesi di lotta tra la vita e la morte, il suo cuore ha cessato di battere nel reparto di Rianimazione del Trauma Center di Villa Sofia, dove era ricoverato in condizioni disperate. Una notizia che getta nello sconforto familiari e amici, che per settimane hanno sperato in un miracolo che, purtroppo, non è avvenuto.
La dinamica dello schianto
Il drammatico sinistro si era verificato nel primo pomeriggio di fine luglio in via Lanza di Scalea, all’altezza dell’incrocio con via Guttuso, una delle arterie più trafficate della città. Fedele Fiore era in sella al suo scooter, un Honda SH 300, quando, per cause ancora in fase di accertamento da parte delle autorità, si è scontrato violentemente con un furgone Fiat Doblò.
L’impatto era stato devastante. Soccorso immediatamente dai sanitari del 118, il 49enne era stato trasportato d’urgenza in ospedale in codice rosso. Da quel giorno è iniziato un lungo calvario, terminato purtroppo con il decesso accertato nella giornata di ieri, 21 ottobre.
Le indagini e l’accusa di omicidio stradale
Sul fronte delle indagini, condotte dalla sezione Infortunistica della Polizia Municipale, la posizione del conducente del Doblò, rimasto illeso nello scontro, è destinata ad aggravarsi. Con la morte di Fiore, per lui si profila ora la pesantissima accusa di omicidio stradale. Gli agenti stanno lavorando per ricostruire l’esatta dinamica e attribuire le responsabilità della tragedia che ha spezzato una vita.