Nel terzo giorno di ricerche, il tempo scorre e con lui si affievolisce la speranza di ritrovare viva Marianna Bello, 38 anni, madre di tre figli. A Favara è scattata la fase più delicata delle operazioni: in campo sono entrati i cani molecolari, addestrati a individuare anche tracce cadaveriche, per passare al setaccio le campagne e i terreni resi insidiosi dal fango.
Il centro di coordinamento è stato trasferito in via Olanda, divenuta il fulcro della macchina dei soccorsi. Nelle ultime 24 ore le unità cinofile impiegate per la ricerca di persone vive non hanno intercettato segnali utili, nonostante un rastrellamento capillare di ampie porzioni di territorio. Oggi il dispositivo si potenzia grazie al supporto di un’associazione di Siracusa, che ha messo a disposizione i cani specializzati.
La donna è stata travolta mercoledì mattina dal violento nubifragio che ha colpito la città. I vigili del fuoco hanno mantenuto per tutta la notte una presenza operativa per verifiche e interventi d’urgenza. Nel frattempo sono stati ritrovati il portafogli di Marianna, con all’interno la foto di uno dei suoi bambini, e una delle scarpe che indossava: indizi che confermano la drammaticità del quadro. Si scava ancora, anche nell’ipotesi che il corpo possa essere stato coperto dal fango o spinto dai detriti.
Parallelamente, i tecnici di Aica effettueranno una videoispezione delle condotte per cercare nuovi elementi. In città si respira un clima sospeso: diversi ristoranti, scuole e asili hanno annullato eventi, concerti e feste in segno di rispetto per la famiglia. Restano aperti anche gli interrogativi sulla sicurezza: perché due grate del collettore delle acque bianche risultavano aperte nel momento dell’ondata di piena? Domande a cui si tenterà di dare risposte mentre prosegue, senza sosta, la ricerca di Marianna.
