Una vita spesa ad aiutare gli altri, spezzata da un tragico destino sulla via del ritorno a casa. Roberta Occhipinti, 59 anni, di Modica, è la vittima del terribile incidente stradale avvenuto nella serata di ieri, mercoledì 27 agosto, sulla strada provinciale 25, la “Ragusa mare”. Autista soccorritrice del 118, aveva appena terminato il suo turno di lavoro, un’altra giornata dedicata a salvare vite, quando la sua auto si è scontrata con un altro veicolo intorno alle 20:30.
Le cause dell’impatto sono ancora in fase di accertamento da parte delle forze dell’ordine, intervenute sul posto per i rilievi. L’impatto è stato violento. Per Roberta, le cui condizioni sono apparse subito gravissime, è scattata una corsa disperata verso l’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa, dove è arrivata in codice rosso. Nonostante i tentativi strenui dei medici del pronto soccorso di rianimarla, il suo cuore ha cessato di battere poco dopo il suo arrivo.
Nello scontro è rimasto ferito anche il conducente dell’altra vettura, un uomo, trasportato all’ospedale Guzzardi di Vittoria, le cui condizioni non desterebbero preoccupazione.
La notizia della scomparsa di Roberta Occhipinti ha scosso profondamente non solo la comunità di Modica, ma l’intera famiglia del soccorso sanitario siciliano. Era una professionista stimata e una collega amata, un punto di riferimento per molti. I social network sono stati inondati da messaggi di cordoglio, a testimonianza dell’affetto e della stima che la circondavano.
Particolarmente toccante il ricordo di Riccardo Castro, presidente della SEUS 118 Sicilia, che ha voluto esprimere il dolore di tutta l’organizzazione. “Con immensa tristezza e profondo sgomento, piangiamo la tragica prematura scomparsa di un’autista soccorritrice della Seus 118 Sicilia”, ha dichiarato Castro. “Roberta aveva appena terminato il suo turno di servizio. Stava tornando a casa, dopo aver dedicato ancora una volta il suo tempo, la sua energia, la sua umanità a chi aveva bisogno. Ma il destino ha deciso di strapparcela via troppo presto”.
Le sue parole dipingono il ritratto di una donna che andava oltre la divisa. “Roberta non era solo una professionista seria e preparata. Era un’anima generosa, un volto sempre pronto al sorriso, una collega amata e stimata da tutti”, ha continuato il presidente. “Le parole sembrano vuote davanti a un dolore così profondo. Sento il dovere di esprimere, a nome mio personale e di tutta la SEUS 118, il cordoglio più sincero alla sua famiglia, ai suoi affetti, ai colleghi che l’hanno conosciuta e con cui ha condiviso turni difficili, notti lunghe e momenti di speranza. Roberta era una di noi. E continuerà a esserlo, ogni giorno, in ogni ambulanza, in ogni soccorso, in ogni cuore”.