Una giornata come tante si è trasformata in un dramma inconcepibile nelle assolate campagne ragusane, al confine con il territorio di Chiaramonte Gulfi. Un ragazzo di appena quindici anni è stato trovato morto all’interno di un’azienda agricola, lasciando un’intera comunità attonita e con il cuore spezzato.
Il corpo del giovane giaceva a terra, vicino alla stalla. A trovarlo e a lanciare l’allarme è stato chi per primo si è trovato di fronte a una scena che nessuno vorrebbe mai vedere. La chiamata al 118 è stata immediata, disperata. Sul posto è piombata un’ambulanza e i sanitari, resisi subito conto della gravità delle ferite, hanno richiesto l’intervento dell’elisoccorso nella speranza di poter strappare il ragazzo a un destino che appariva già segnato.
Purtroppo, ogni tentativo è stato vano. Quando l’elicottero è atterrato, per il quindicenne non c’era più nulla da fare: il suo cuore aveva già smesso di battere.
Adesso, quel luogo di lavoro e di vita quotidiana è avvolto da un silenzio surreale, rotto solo dal viavai dei carabinieri e degli inquirenti. I militari hanno messo in sicurezza l’area e stanno eseguendo i primi rilievi, in attesa dell’arrivo del magistrato di turno a cui spetterà il difficile compito di coordinare le indagini.
L’obiettivo è uno solo: capire cosa sia successo. Si tratta di un tragico incidente? Una fatalità imprevedibile? O c’è dell’altro? Al momento, nessuna ipotesi è esclusa. Sarà fondamentale ricostruire le ultime ore di vita del giovane e raccogliere ogni testimonianza utile per fare luce su una morte che, a quindici anni, resta un evento inaccettabile e doloroso.