Un inseguimento degno di un film d’azione, ma finito direttamente in caserma. Un giovane del quartiere Zen 2 di Palermo è ora obbligato a presentarsi alla polizia giudiziaria, in seguito a un’ordinanza del gip. L’accusa è grave: aver tentato di riappropriarsi con la forza della sua auto, sequestrata poco prima.
La vicenda ha avuto inizio lo scorso 29 marzo in via Lanza di Scalea. Una pattuglia della polizia stradale ha fermato il veicolo del giovane, scoprendo una serie di irregolarità: la macchina era priva di copertura assicurativa e il conducente non aveva mai conseguito la patente. Come previsto dalla legge, è scattato immediatamente il sequestro penale e il veicolo è stato caricato su un carro attrezzi destinato a un deposito giudiziario.
È stato durante il tragitto, all’altezza di viale Strasburgo, che la situazione è degenerata. Il giovane, evidentemente non rassegnato, ha intercettato e bloccato il carro attrezzi, pretendendo la restituzione immediata del mezzo. Con un atteggiamento minaccioso e aggressivo verso gli operatori, ha cercato di intimidirli. Gli autisti del carro attrezzi, con grande prontezza di spirito, hanno finto di cedere alle sue richieste, dirigendo però il convoglio non verso lo Zen, ma direttamente verso la più vicina caserma dei carabinieri.
Neanche l’arrivo presso il presidio delle forze dell’ordine ha placato l’ira del giovane. In un ultimo impeto di rabbia, ha tentato di danneggiare sia il carro attrezzi che la sua stessa auto ormai confiscata. Grazie alle immagini nitide dei sistemi di videosorveglianza della zona, gli investigatori del commissariato San Lorenzo hanno potuto ricostruire l’intera, concitata sequenza dei fatti, denunciando il giovane per le sue azioni.
