Morto schiacciato dal muletto a 30 anni, Denis Agnello lascia moglie e figlia
Denis Agnello, morto schiacciato dal carico di un muletto, nella zona industriale di Termini Imerese. Oggi il funerale

Denis Agnello di 30 anni, stava guidando il mezzo che si è ribaltato ed è rimasto schiacciato dal carico. Così il giovane è morto nella mattinata di ieri, nell’area industriale di Termini Imerese.
Denis Agnello, sarebbe rimasto schiacciato dal peso del muletto dell’azienda Kowin srl di contrada Molara, dove si realizzano infissi. Il medico legale nel primo pomeriggio ha restituito la salma alla famiglia.
Denis era figlio di Paolo Agnello, deceduto di Covid nel novembre del 2020. Lascia moglie e una figlia. Era allegro e benvoluto da tutti in città. Ieri è andato al lavoro a Termini Imerese e non ha fatto più rientro a casa sua. Il giovane originario di Kiev era stato accolto dalla famiglia di Paolo Agnello all’età di 9 anni. Era stato amore a prima vista, con quel bambino dagli occhi vivaci e dal sorriso accattivante. Era un figlio modello, diceva Paolo quando era in vita, ed era diventato un lavoratore, un marito e papà esemplare. Una morte che lascia una comunità addolorata per un destino beffardo, che sembra quasi accanirsi con questa famiglia distrutta dal dolore.
Il Comune ha proclamato il lutto cittadino: «Una tragedia che sconvolge l’intera Termini Imerese – dice il sindaco Maria Terranova -. La scomparsa di Denis ci colpisce profondamente, lasciandoci senza parole di fronte a un dolore così grande. Ciao Denis, che la terra ti sia lieve». «È comprensibile sentire il dolore in un giorno come questo, specialmente per chi ha perso una persona cara» aggiunge il presidente del Consiglio comunale Michele Longo.
Su quanto accaduto ha commentato la Cgil: «Basta con queste tragedie sul lavoro. Esprimiamo il nostro cordoglio alla famiglia – il commento del segretario Fillea Piero Ceraulo -. Saremo ora più che mai in campo per fermare eventi drammatici come questi che sembrano non interessare più la società civile se non nella misura in cui si registra passivamente la cronaca delle cosiddette morti bianche. La nostra battaglia continuerà ad essere quella di garantire tutela dei diritti quale appunto il diritto ad un lavoro sicuro». «Inaccettabile, non è possibile che ancora oggi accadano questi gravissimi episodi – incalza Federica Badami, segretaria generale della Cisl Palermo-Trapani. Alla famiglia della vittima dell’ennesimo incidente sul lavoro avvenuto a Termini Imerese, e ai colleghi della ditta di cui era titolare, la nostra vicinanza».
I funerali saranno celebrati oggi alle 15 nella chiesa Madre di Termini Imerese.