Reddito di povertà in Sicilia: boom di richieste e fondi già esauriti
In soli due giorni dall’apertura delle domande per il Reddito di povertà in Sicilia, l’Istituto Regionale per il Finanziamento alle Industrie in Sicilia (IRFIS) ha ricevuto circa 11.000 richieste, esaurendo il budget di 30 milioni di euro stanziato dal governo Schifani. L’elevato numero di domande pervenute evidenzia la grave situazione di difficoltà economica in cui versano numerose famiglie siciliane.
Un contributo a fondo perduto per le famiglie più bisognose
Il contributo, una tantum e a fondo perduto, è destinato alle famiglie con un ISEE inferiore a 5.000 euro e residenti in Sicilia da almeno cinque anni. L’importo del contributo varia da un minimo di 2.500 euro a un massimo di 5.000 euro, con una media prevista di 3.000 euro a famiglia. Il sindaco di Carlentini, Dott. Stefio Giuseppe, ha ribadito l’impegno dell’amministrazione a sostenere le famiglie più vulnerabili e a promuovere l’inclusione sociale.
Corsa al Reddito di povertà: termometro della crisi economica
L’elevato numero di domande pervenute all’IRFIS testimonia la diffusa crisi economica che sta colpendo l’isola. Il requisito di un ISEE inferiore a 5.000 euro per accedere al contributo evidenzia come una vasta fascia della popolazione siciliana si trovi in condizioni di difficoltà economica. Nonostante il budget stanziato sia già esaurito, le domande potranno essere presentate fino al 15 aprile. Successivamente, verrà stilata una graduatoria basata sul valore ISEE e sul numero di figli a carico.
Criteri di selezione e coinvolgimento in attività socialmente utili
La graduatoria per l’assegnazione del Reddito di povertà terrà conto di diversi criteri, tra cui la presenza di un regolare contratto di affitto e la condizione di disagio sociale, come nel caso di ragazze madri, donne vittime di violenza o vedove con figli. I beneficiari del contributo saranno inoltre coinvolti in attività socialmente utili, compatibilmente con il loro stato psicofisico e previo accordo con il Comune di Carlentini. È importante sottolineare che queste attività non costituiranno un rapporto di lavoro subordinato o di pubblico impiego. Le domande possono essere presentate individualmente, tramite CAF o autonomamente attraverso le piattaforme Speed o CIE.