Il D. Lgs. n. 81 del 2008 disciplina la presenza in azienda del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, figura professionale spesso indicata con la sigla rspp. Tutti i datori di lavoro hanno l’obbligo di individuare e designare un rspp; in caso contrario possono andare incontro a sanzioni, anche di carattere penale. Il ruolo di rspp in alcuni casi può essere ricoperto direttamente dal datore di lavoro; in tali circostanze, il datore di lavoro stesso è tenuto a seguire un percorso di formazione che è differente rispetto a quello previsto per un rspp esterno.
La formazione per i datori di lavoro che svolgono mansioni da rspp
Per conoscere tutte le informazioni utili riguardanti la formazione per rspp datore di lavoro, clicca qui. È utile sapere che il quadro normativo di riferimento è rappresentato dall’Accordo Stato Regioni del 21 dicembre del 2011, che contiene tutte le specifiche riguardanti i corsi di aggiornamento. L’accordo in questione, fra l’altro, fornisce tutti i dettagli relativi ai corsi di formazione che consentono ai datori di lavoro di svolgere direttamente le mansioni riguardanti la protezione e la prevenzione dei rischi.
La durata
L’articolo 34 del D. Lgs. n. 81 del 2008 e l’Accordo Stato Regioni precisano che il datore di lavoro rspp deve eseguire un aggiornamento una volta ogni cinque anni: pertanto la validità dell’attestato è quinquennale. La durata del corso di aggiornamento cambia a seconda del livello di rischio indicato per la classificazione dell’azienda, proprio come avviene per il corso di formazione iniziale. L’aggiornamento correlato ad attività lavorative a rischio basso, in particolare, ha una durata di 6 ore: riguarda fra l’altro le attività del turismo, dell’artigianato e del commercio, ma anche servizi e uffici. L’aggiornamento correlato ad attività lavorative a rischio medio, invece, ha una durata di 10 ore: riguarda fra l’altro i settori del magazzinaggio, dei trasporti, dell’istruzione, della pubblica amministrazione, della pesca e dell’agricoltura. Infine, l’aggiornamento correlato ad attività lavorative a rischio elevato ha una durata di 14 ore: riguarda fra l’altro le raffinerie, l’industria alimentare, i servizi residenziali, il comparto della sanità, l’edilizia, l’industria chimica, il manifatturiero e il settore tessile.
Qual è il programma dei corsi di aggiornamento
I datori di lavoro che intendono seguire un corso di aggiornamento per rspp datore di lavoro si possono rivolgere a Progetto81, una realtà specializzata nella formazione dedicata alla sicurezza sul lavoro. Ma quali sono i contenuti che caratterizzano questi corsi di aggiornamento? Come indicato dalla normativa in vigore, essi devono riguardare gli approfondimenti, le applicazioni pratiche, le innovazioni e le evoluzioni che coinvolgono i processi organizzativi, i sistemi di gestione, gli ambiti normativi e giuridici, le fonti di rischio (inclusi i rischi di natura ergonomica), gli ambiti organizzativi e tecnici e, infine, le tecniche di comunicazione che mirano a rendere più efficace la formazione dei lavoratori. L’Accordo Stato Regioni permette il ricorso alla modalità e-learning per la formazione di aggiornamento.
Datore di lavoro e rspp: quando le due figure possono coincidere?
Non in tutte le aziende le mansioni del responsabile del servizio di prevenzione e protezione possono essere svolte dal datore di lavoro. Tale possibilità, infatti, è prevista unicamente nelle aziende del settore della pesca con non più di 20 lavoratori e nelle aziende zootecniche, agricole e artigiane con non più di 30 lavoratori. Lo stesso dicasi per le aziende industriali che hanno al massimo 30 lavoratori, eccezion fatta per i laboratori e gli impianti nucleari, le centrali termoelettriche, le aziende estrattive, le realtà soggette all’obbligo di notifica o dichiarazione, le strutture di ricovero sia private che pubbliche e le aziende che si occupano della fabbricazione di munizioni, polveri ed esplosivi. Il datore di lavoro che intende svolgere il ruolo di rspp, nei casi in cui la legge glielo permetta, non ha bisogno di alcun tipo di autorizzazione per procedere, ma deve comunque informare in maniera preventiva il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.