Scandalo Superbonus: spunta la tassa nascosta che nessuno ti dice

La Legge di Bilancio 2024 introduce un'imposta del 26% sulla plusvalenza per la vendita di immobili ristrutturati con il Superbonus entro 10 anni
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La Legge di Bilancio 2024 introduce significative modifiche alla tassazione delle plusvalenze generate dalla vendita di immobili ristrutturati con il Superbonus 110%. Chi decide di vendere un immobile, diverso dall’abitazione principale e non acquisito per successione, entro dieci anni dalla ristrutturazione agevolata, dovrà infatti pagare un’imposta del 26% sulla plusvalenza realizzata.

Imposta del 26% sulla Plusvalenza

Questa nuova normativa prevede l’inclusione delle plusvalenze derivanti dalla vendita di immobili oggetto di interventi agevolati con il Superbonus tra i redditi diversi, secondo quanto stabilito dal Testo Unico sulle Imposte sui Redditi (TUIR). L’imposta del 26% si applica per un periodo di dieci anni dalla data di completamento dei lavori.

Indeducibilità dei Costi di Ristrutturazione

Oltre all’imposta sulla plusvalenza, la Legge di Bilancio 2024 introduce anche un meccanismo di indeducibilità dei costi di ristrutturazione sostenuti. Per i primi cinque anni successivi alla ristrutturazione, i costi saranno interamente indeducibili. Nei cinque anni successivi, la deducibilità sarà limitata al 50%.

Obiettivo: Contrastare le Speculazioni

Queste misure sono state introdotte per contrastare eventuali operazioni speculative e garantire che le agevolazioni fiscali previste dal Superbonus siano effettivamente utilizzate per migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Fino al 2023, le spese sostenute per i lavori agevolati con il Superbonus erano deducibili dalla plusvalenza tassabile, creando una situazione di doppia agevolazione. La nuova normativa elimina questa possibilità, imponendo un’imposta sulla plusvalenza realizzata dalla vendita dell’immobile riqualificato.

Esonero dall’Imposta sulla Plusvalenza

La legge prevede due eccezioni all’applicazione dell’imposta sulla plusvalenza: gli immobili ricevuti per successione e gli immobili utilizzati come abitazione principale dal venditore o dai suoi familiari per la maggior parte dei dieci anni precedenti la vendita (o per la maggior parte del periodo di possesso, se inferiore a dieci anni). Data la complessità della normativa e la varietà delle situazioni individuali, è consigliabile consultare un professionista del settore immobiliare prima di procedere alla vendita di un immobile ristrutturato con il Superbonus.

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