Una giovane di 22 anni, Agata Margaret Spada, siciliana, originaria di Lentini (SR), è deceduta a Roma in seguito a un intervento al naso. La tragedia si è consumata in un ambulatorio medico della capitale, dove la ragazza si era recata per sottoporsi a una rinoplastica. Il fidanzato, presente al momento dell’intervento, ha assistito al malore improvviso della giovane dopo la somministrazione dell’anestesia e ha filmato gli istanti drammatici con il suo cellulare.
Indagini in corso per omicidio colposo
La Procura di Roma ha aperto un’indagine per omicidio colposo, affidando il caso al pm Erminio Amelio. Due medici, padre e figlio, titolari dell’ambulatorio, sono attualmente indagati. I Carabinieri del NAS, incaricati delle indagini, hanno sequestrato la struttura, che, secondo le prime informazioni, sarebbe priva di insegna esterna e risulta sprovvista di documentazione clinica relativa all’intervento, come cartelle cliniche, moduli per il consenso informato e registrazioni. L’autopsia, prevista presso l’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Tor Vergata, fornirà elementi cruciali per chiarire le cause del decesso.
Dubbi sull’idoneità della struttura e sulle procedure seguite
L’intervento, dal costo di 2.800 euro, era stato prenotato dalla giovane dopo aver visionato un’inserzione del chirurgo Marco Antonio Procopio su TikTok. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica degli eventi e di accertare se siano state seguite tutte le procedure previste per questo tipo di intervento. Tra gli aspetti da chiarire, l’eventuale presenza di allergie da parte della paziente e l’idoneità della struttura a eseguire interventi chirurgici, considerando la mancanza di documentazione e la possibile carenza di attrezzature per gestire le emergenze.
Choc anafilattico l’ipotesi più probabile
L’ipotesi più accreditata al momento è quella di una reazione allergica violenta all’anestesia, uno shock anafilattico che ha portato al decesso della giovane nonostante il tempestivo trasferimento all’ospedale Sant’Eugenio, dove è rimasta in coma per quattro giorni prima di spirare. L’autopsia chiarirà se alla ragazza siano state poste le domande di rito sulle possibili intolleranze prima della somministrazione dell’anestesia.
La famiglia della vittima chiede giustizia
La famiglia di Agata, assistita dall’avvocato Alessandro Vinci, ha sporto denuncia presso la Procura di Roma. I genitori, Giuseppe e Loredana, e la sorella maggiore Manuela, giunti a Roma subito dopo la notizia del decesso, sono rientrati a Lentini. L’avvocato Vinci ha sottolineato l’importanza dell’autopsia per accertare le cause della morte e ha espresso incredulità per l’accaduto, ribadendo che una giovane vita non può spezzarsi a causa di un intervento di routine. La famiglia si è affidata anche a un perito di parte per contribuire alla ricostruzione dei fatti e all’accertamento delle responsabilità.



