Carta Dedicata a Te arrivata, i Comuni stanno contattando i beneficiari

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Il Governo ha recentemente approvato il decreto attuativo per l’erogazione del contributo “Carta Dedicata a Te”, una misura di sostegno per le famiglie più bisognose. L’Inps ha comunicato ai Comuni gli elenchi con i nomi dei nuclei familiari individuati come possibili beneficiari, per un totale di 2035 famiglie in difficoltà economica.

Chi può richiedere la Carta Dedicata a Te

Possono fare richiesta per ottenere la carta prepagata da 500 euro i nuclei composti da almeno 3 persone e con un indicatore ISEE ordinario inferiore ai 15.000 euro annui. Hanno priorità le famiglie con figli nati entro il 2010 o entro il 2006.

Sono invece esclusi dal contributo i percettori di Reddito di Cittadinanza, Carta Acquisti, Assegno di Inclusione o qualsiasi altra misura assistenziale nazionale, regionale o locale. Esclusi anche i beneficiari di NASPI, DIS-COLL, cassa integrazione e chi percepisce sussidi di disoccupazione.

Come verrà erogato il contributo

La carta prepagata sarà emessa da Poste Italiane e caricata con 500 euro da utilizzare esclusivamente per acquistare beni alimentari, ad eccezione di bevande alcoliche. Sarà possibile anche comprare abbonamenti per il trasporto pubblico. La carta è personale e non cedibile.

Entro quando va utilizzato il contributo

Per non perdere il beneficio, il primo acquisto con la carta prepagata va effettuato entro il 16 dicembre 2024. L’intero importo di 500 euro deve poi essere speso entro il 28 febbraio 2025 presso gli esercizi commerciali convenzionati. Superate le scadenze, il contributo residuo sulla card verrà azzerato.

Come sono individuate le famiglie beneficiarie

Spetta ai Comuni, una volta terminata la fase istruttoria e stilata la graduatoria definitiva da parte dell’Inps, comunicare alle famiglie l’assegnazione del contributo “Carta Dedicata a Te”. L’ente erogatore invierà poi materialmente le card prepagate ai nuclei familiari rientranti nei requisiti.

Cosa si può acquistare con la carta

Il contributo può essere utilizzato solo per acquistare beni alimentari o prodotti di prima necessità, ad esclusione di alcolici e carburanti. Rientrano nelle categorie ammesse pasta, riso, pane, latte, frutta, verdura, carne, pesce, olio, sale, zucchero, articoli per l’infanzia. Ok anche a detersivi e prodotti per l’igiene personale e della casa.

La misura varata dal Governo punta a sostenere le famiglie più povere alle prese con il caro vita. I Comuni stanno contattando i potenziali beneficiari per completare l’iter di assegnazione del contributo.

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