La terribile vicenda dell’omicidio di Antonella Salamone e dei figli Emanuel e Kevin continua a sconvolgere la comunità di Altavilla Milicia. Il programma “Chi l’ha visto?”, condotto da Federica Sciarelli, ha affrontato ieri sera nuovi inquietanti sviluppi sul caso, a pochi giorni dal triplice omicidio compiuto dal marito e padre Giovanni Barreca.
La trasmissione ha ospitato Rosalia, la madre di Antonella Salamone. “Io non so quando sia successo perché domenica 4 febbraio ho sentito mia figlia per sapere come andava. Mi diceva che andava tutto bene. Poi da lunedì a giovedì non ho avuto più sue notizie”.
Il fratello di Antonella, tornato da Novara, ha detto di non sentire più Antonella da 3 settimane. Parla dei complici, che sarebbero stati contattati da Giovanni Barreca tramite i social. “Mia sorella ci raccontava della sue paure. Mia sorella ci diceva che loro le dicevano di avere i demoni. Tutti i problemi che c’erano in casa, secondo loro, erano causati dalla presenza di mia sorella. Mia sorella mi diceva sempre di venire, magari voleva chiedermi aiuto. Ci sono cose che ci portano a pensare che Giovanni premeditava tutto, ad esempio, tutti gli animali che erano nella villetta, che fine hanno fatto?”.
L’amica di Antonella Salamone fornisce altri dettagli. “Non mi ha mai detto che il marito la picchiava, avevano normali screzi familiari e seguivano la religione”. La donna ha raccontato che negli ultimi tempi la figlia le aveva parlato di una coppia, Massimo Carandente e Sabrina Fina, che frequentava assieme al marito e che, secondo Antonella, rischiava di mettere in crisi gli equilibri familiari. “Da quando è entrata questa coppia nella loro casa loro non hanno avuto più pace”, ha detto la donna, che però non immaginava certo un epilogo così tragico. “Mi aveva chiesto di partecipare sabato 3 (febbraio ndr) a questi incontri ma io non potevo andare quel giorno”.
Ieri Giovanni Barreca, dopo essersi costituito domenica scorsa confessando l’omicidio, ieri si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al Gip. Stessa scelta per Carandente e Fina, indagati per istigazione al delitto: i due respingono ogni accusa. Il movente dietro la strage sarebbe legato a una sorta di ossessione religiosa di Barreca, convinto di dover liberare la famiglia dal demonio.
Intanto Altavilla Milicia si prepara a ricordare Antonella e i figli con una fiaccolata silenziosa in programma domani sera. “Tante luci una comunità”, questo il titolo scelto dagli organizzatori per mantenere vivo il ricordo delle vittime e mostrare solidarietà ai familiari in un momento così difficile.
La piccola comunità alle porte di Palermo è ancora incredula e sconvolta per l’accaduto. In molti si interrogano su come sia stato possibile arrivare a tanto, su quali segnali siano stati sottovalutati. Le indagini proseguono per far luce su dinamiche e responsabilità, ma intanto ad Altavilla si cerca conforto nello stare insieme, nel sostegno reciproco, nel tenere viva la memoria di chi non c’è più. La fiaccolata di domani sera vuole essere un segno tangibile di questa volontà di reagire al dolore facendo leva sui valori di solidarietà e umanità della comunità.