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Colpo alla mafia nigeriana: arrestato il boss che voleva essere Tony Montana

Il tentativo di fuga è stato sventato dai baschi verdi che, dopo lunghe indagini, lo hanno arrestato e condotto nel carcere Pagliarelli di Palermo
Ultimo aggiornamento: 26/01/2024 - 09:32
di Redazione Web
Pubblicato 26 Gennaio 2024
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lettura in 3 minuti
Colpo alla mafia nigeriana: arrestato il boss che voleva essere Tony Montana

Un duro colpo alla mafia nigeriana è stato inferto dalla Guardia di Finanza di Palermo, che nelle scorse ore ha arrestato uno dei boss dell’organizzazione criminale Black Axe. L’uomo, un 49enne nigeriano da anni residente nel capoluogo siciliano, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip su richiesta della locale Procura.

Il nigeriano era già stato condannato in primo e secondo grado a 30 anni di reclusione per associazione mafiosa, sequestro di persona e violenza sessuale, nell’ambito di un maxi-processo a numerosi esponenti della Black Axe. Scarcerato per decorrenza dei termini in attesa del ricorso in Cassazione, era stato sottoposto a sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno a Palermo.

Le indagini della Guardia di Finanza hanno però dimostrato che l’uomo, lungi dal rispettare le prescrizioni, aveva ripreso in pieno i suoi loschi traffici. In particolare gestiva un market nel centro storico di Ballarò, trasformato in un fortino dello spaccio di crack e hashish. Non solo: progettava di scappare in Svezia per ricongiungersi ai sodali e, citando Al Pacino nel celebre film Scarface, diventare un nuovo “Tony Montana” del traffico di droga.

Per eludere i controlli alle frontiere aveva pensato di rubare l’identità a un connazionale titolare di status di rifugiato politico e passaporto regolare. Con questo piano sperava di sfuggire al divieto di espatrio a suo carico e iniziare una nuova vita da narcotrafficante, sull’esempio del personaggio interpretato da Pacino nel film del 1983.

Il tentativo di fuga è stato sventato dai baschi verdi che, dopo lunghe indagini, lo hanno arrestato e condotto nel carcere Pagliarelli di Palermo. Si tratta di un duro colpo inferto alla Black Axe, potente organizzazione mafiosa nigeriana che controlla gran parte del traffico di droga e armi in Sicilia e in altre zone d’Italia.

La vicenda dimostra ancora una volta la capacità delle mafie straniere di radicarsi nel nostro Paese e intrecciarsi con quelle autoctone. Ma è anche la prova che, grazie all’impegno di forze dell’ordine e magistratura, lo Stato sa reagire e contrastare fenomeni criminali sempre più globalizzati. L’arresto del boss nigeriano che voleva essere Tony Montana è un segnale di speranza nella lotta alle nuove mafie.

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