Gravissimo errore tornare a scuola domani, protestano sindaci, genitori e sindacati
"È assurdo sperare di diventare zona arancione o rossa per tenere chiuse le scuole. Ciò vuol dire auspicare un incremento delle degenze in terapia intensiva”

“Tornare a scuola già domani è un gravissimo errore”. Lo dicono i sindaci, tanti presidi e tantissimi genitori che si schierano contro la decisione della task force regionale di far ripartire le lezioni in presenza da domani, 13 gennaio, in tutta la Sicilia. I sindaci siciliani si stanno per riunire in assemblea vituale per decidere ulteriori provvedimenti da prendere in seguito a quanto deciso. LEGGI QUI: la task force regionale riapre la scuola in Sicilia dal 13 gennaio
Intanto anche i sindacati protestano. “È assurdo sperare di diventare zona arancione o rossa per tenere chiuse le scuole. Ciò vuol dire auspicare un incremento delle degenze in terapia intensiva”. Lo dice il segretario della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza, a margine della riunione della task force sulla pandemia tenutasi stamani. “Non lo diciamo solo noi che bisogna ritardare il ritorno a scuola – aggiunge – ma anche la comunità scientifica, nonché autorevoli esperti come lo stesso consulente del Ministero della salute, il professor Ricciardi”.
L’appello è al governo nazionale affinchè si assuma “le responsabilità che gli competono e faccia un mea culpa rispetto a tutto quello che non è stato fatto. Le promesse sui tamponi gratuiti e sulla fornitura di mascherine ffp2, tra l’altro solo in casi particolari, sappiamo con certezza che saranno difficilmente realizzabili”. “Il tracciamento e la fornitura dei presidi di protezione sono due condizioni fondamentali – rimarca Gaetano Agliozzo, segretario della Fp Cgil Sicilia – per garantire il ritorno a scuola in sicurezza. Condizioni che sono state disattese”.
“Dal dibattito – prosegue Gabriella Messina della Cgil Sicilia – sono emerse le difficoltà e le criticità legate a un andamento epidemiologico in itinere impone strategie e misure adeguate, nessuna esclusa, e investimenti concreti da tempo invocati per garantire la scuola in sicurezza”.
Per Katia Perna della Flc Cgil Sicilia “continuano le difficoltà nel reperimento dei supplenti per la sostituzione del personale assente e nelle comunicazioni relative alla positività degli alunni. Tutto ciò mentre non ci risulta che siano state adottate nuove misure per potenziare e rendere efficace e tempestivo il tracciamento”. “La riapertura – conclude il dirigente scolastico Franco Pignataro – non risolve il problema della didattica in presenza e in dad, assai contraddittoria dal punto di vista metodologico. Come al solito i ritardi negli interventi creano queste condizioni indecifrabili”.