Lo Stato premia la sanità siciliana con 400 milioni di euro

Un premio di 400 milioni di euro per la sanità della Sicilia. È quanto riconosciuto alla Regione, nei giorni scorsi, dal Tavolo composto dai rappresentanti dei ministeri dell’Economia e della Salute, che monitora l’andamento del Piano di rientro a cui la Sicilia è sottoposta.
Sono fondi che sono stati sbloccati in virtù degli obiettivi raggiunti nel 2019 dal governo regionale, relativamente al contenimento dei costi e al contestuale miglioramento nell’erogazione dei servizi sanitari. Come spiega il ministero della Salute, infatti, i “Piani devono contenere sia le misure di riequilibrio del profilo erogativo dei Livelli essenziali di assistenza per renderle conformi con la programmazione nazionale e con il vigente decreto del presidente del Consiglio dei ministri di fissazione dei Lea, sia le misure per garantire l’equilibrio di bilancio sanitario”.
Nota stonata è che l’arrivo del premio arriva a due giorni dallo scandalo che ha travolto la sanità siciliana con l’arresto di 10 persone. Tra gli arrestati c’è l’ormai ex commissario per l’emergenza Covid Antonio Candela.
La comunicazione dell’assegnazione del premio alla sanità siciliana è avvenuta in occasione della periodica riunione di controllo del Piano a cui partecipano i delegati degli uffici ministeriali e quelli dell’assessorato regionale alla Salute. “È un risultato- evidenzia con soddisfazione il presidente della Regione Nello Musumeci- che premia il percorso avviato dal governo regionale. Da un lato si prosegue con un’azione di risanamento dei conti pubblici, dall’altro si ottiene una premialita’ di centinaia di milioni di euro che potranno essere utilizzate per potenziare ancora di più il Sistema sanitario siciliano. Un plauso all’assessore alla Salute Ruggero Razza e ai suoi uffici per l’ottimo lavoro svolto e per il risultato raggiunto. Andiamo avanti”.