Addio a Soldano: chiude a Palermo dopo 114 anni il negozio di scarpe della “Palermo bene”

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Il panorama delle calzature palermitane saluta una delle sue insegne più iconiche. Soldano, il negozio inaugurato nel lontano 1911 e sin dai suoi esordi punto di riferimento per la nobiltà e l’alta borghesia della “Palermo bene”, chiude definitivamente i battenti. Dal primo storico punto vendita in via Ruggero Settimo — che fu il primo negozio di scarpe a comparire nella via considerata il “salotto” cittadino — all’ultima sede in via Petrarca, che il prossimo 30 novembre concluderà la sua attività commerciale.

La decisione è maturata da necessità personali: “Step finale verso la pensione”, si legge nell’annuncio diffuso sui social, che ha anche dato il via agli ultimi giorni di svendita totale della merce disponibile. Una storia lunga più di cent’anni, intrisa di stile, tradizione e memoria, che ha vestito intere generazioni di donne (e per un certo periodo anche uomini). Con la chiusura di questa storica attività, Palermo perde un tassello della propria identità commerciale. Nato 114 anni fa grazie all’intuizione della famiglia Soldano e tramandato per tre generazioni — oggi il nipote Gaetano Sciortino è al timone dell’azienda — il primo negozio, ubicato nel cuore del centro, divenne negli anni una sorta di tempio della calzatura per l’élite cittadina, che vi acquistava i modelli per l’ufficio, per il tempo libero e per il teatro.

In via Ruggero Settimo, tra eleganti arredi e vetrine meticolosamente allestite, le signore della nobiltà e dell’alta borghesia cercavano modelli di scarpe d’avanguardia, scelti con un gusto raffinato che è rimasto il tratto distintivo dell’azienda per oltre un secolo. A garantirne il successo furono gli eredi, i fratelli Agata e Gaetano Sciortino, che hanno guidato l’impresa mantenendo saldi i principi di qualità, cortesia e professionalità lasciati in eredità dai loro antenati.
Questo approccio ha permesso all’azienda di crescere e di rinnovarsi, espandendo la sua presenza in città: dai primi decenni del Novecento, i negozi erano arrivati a essere quattro, ognuno con una propria identità specifica. L’ultimo punto vendita, quello di via Petrarca — subentrato dopo la chiusura delle sedi di via Ruggero Settimo (gestito dall’indimenticata Agata e chiuso ormai nove anni fa), via Enrico Parisi e dell’outlet in via Terrasanta — fu inaugurato nel 2004 e rappresentò una vera e propria svolta: un concept store concepito non solo per la vendita, ma come luogo di esperienza, dove la ricerca di design e raffinatezza guidava ogni scelta d’acquisto.
Diventato in breve tempo un punto di riferimento non solo per Palermo, ma per l’intera Sicilia, il negozio si è distinto per oltre vent’anni per l’abilità di offrire collezioni attentamente selezionate e per il rapporto speciale sviluppato con la clientela: qui le personal shopper, fidelizzate nel corso degli anni, sono diventate quasi amiche piuttosto che semplici commesse.
Ora che le saracinesche si abbassano per l’attesa quiescenza, come dichiarato dal titolare, ciò che rimane è l’eredità di un marchio che ha attraversato più di un secolo, rimanendo fedele al motto di famiglia: “Il buon gusto non ha griffe”.

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