TRAPPETO (PA) – Scatta l’ennesimo allarme inquinamento lungo la costa di Trappeto, precisamente in località Ciammarita. Quella che si è presentata agli occhi dei testimoni giunti sul posto è una scena che lascia poco spazio all’immaginazione: la foce del torrente Carrozza trasformata in una “cloaca” a cielo aperto. Sul posto la redazione de Il Tarlo.
Le segnalazioni, giunte numerose nelle ultime ore, parlavano chiaro, ma la realtà riscontrata in spiaggia ha superato le peggiori aspettative. Il corso d’acqua appare non solo deviato, con la foce allargata in modo anomalo, ma trasporta verso il mare una sostanza densa e scura. L’aria è resa irrespirabile da un odore acre e putrescente, misto all’inconfondibile sentore di olive, indizio che fa presupporre lo sversamento illecito di acque di vegetazione o scarti di lavorazione olearia.
Il torrente, ormai nero, finisce la sua corsa direttamente in mare, deturpando uno dei tratti di costa più frequentati della zona. Sul posto sono presenti cittadini ed esponenti di associazioni ambientaliste che, in attesa dell’intervento delle forze dell’ordine e degli organi competenti per i campionamenti di rito, documentano con rabbia lo scempio.
“È necessario risalire il corso del torrente per individuare i responsabili a monte”, è il grido d’allarme che si leva dalla spiaggia. L’obiettivo è fermare chi, ancora una volta, sta agendo a discapito del territorio e della salute pubblica, trasformando un bene naturale in una discarica liquida.



