Un pomeriggio qualunque a Palermo si è trasformato in un incubo senza ritorno. La speranza, appesa a un filo sottilissimo, si è spezzata nel peggiore dei modi. Non ce l’ha fatta Grace Opoku, la giovane donna di 25 anni che portava una nuova vita in grembo, la cui esistenza è stata tragicamente interrotta da un pullman nella galleria di via Buonriposo.
La sua corsa disperata è finita tra le mura dell’ospedale Buccheri La Ferla, dove era arrivata in condizioni disperate. I medici e i sanitari hanno lottato contro il tempo, tentando ogni manovra possibile per salvare lei e la creatura che custodiva. Ma le ferite riportate nell’impatto, avvenuto mentre Grace stava semplicemente attraversando la strada, si sono rivelate troppo gravi. Il suo cuore ha smesso di battere, lasciando un vuoto incolmabile e un’angoscia profonda per la sorte del suo bambino, sulla quale al momento vige il più stretto riserbo.
La scena dell’incidente è ancora viva negli occhi dei presenti: un attimo, un rumore sordo e una giovane vita riversa sull’asfalto. Sul posto sono immediatamente intervenuti gli agenti della Polizia Municipale, che hanno transennato l’area per eseguire i rilievi, un compito difficile e doloroso necessario a ricostruire l’esatta dinamica di questa tragedia. Il pullman, fermo a pochi metri di distanza, è stato posto sotto sequestro giudiziario, mentre l’autista è sotto shock.
Palermo oggi piange una futura mamma, una giovane donna a cui è stato strappato via il futuro in un istante fatale. Resta solo il dolore e l’attesa di risposte che possano, almeno in parte, spiegare una morte così assurda.


