Palermo ha finalmente il suo nuovo svincolo autostradale. Stamattina è stata inaugurata l’infrastruttura di Brancaccio-Forum Porta Sud, alla presenza delle massime autorità regionali e comunali. Un’opera che la città attendeva da quasi quarant’anni e che promette di rivoluzionare la mobilità nell’area orientale del capoluogo siciliano.
Alla cerimonia di apertura c’erano il governatore Renato Schifani, il primo cittadino Roberto Lagalla e l’assessore comunale ai Lavori pubblici Salvatore Orlando. Tra le altre personalità presenti: l’assessore regionale Edy Tamajo, diversi componenti della giunta comunale, il presidente del Consiglio comunale Giulio Tantillo, Nicola Montesano che dirige la struttura territoriale siciliana dell’Anas, oltre a consiglieri comunali e circoscrizionali.
**I dettagli dell’intervento**
L’iter tecnico si è concluso a giugno 2023 con il completamento e la validazione del progetto esecutivo. A ottobre dello stesso anno è terminata la procedura di gara, che ha visto aggiudicarsi i lavori la ditta messinese ‘Mammana Michelangelo’ Srl, con sede a Castel di Lucio. L’investimento totale ammonta a 3.390.964,32 euro, cifra approvata dall’amministrazione comunale palermitana il 20 novembre 2023.
Il governatore siciliano ha voluto chiarire la sua posizione rispetto ai lunghi tempi di realizzazione: “Il mio governo è al lavoro da circa tre anni, quindi i trentotto anni di attesa non dipendono certo da noi. Siamo qui per dimostrare che quando le cose vengono portate a termine, non è merito di una singola persona ma dello sforzo collettivo. A me interessano i risultati concreti, non le polemiche sterili. È questo l’approccio che stiamo seguendo in questi anni di amministrazione”.
Schifani ha poi sottolineato l’importanza della collaborazione istituzionale: “Questa infrastruttura arriva al traguardo dopo un percorso tortuoso e pieno di ostacoli. La Regione ha fatto la sua parte agli inizi degli anni Duemila, finanziando i primi due stralci funzionali. Oggi vediamo concretizzarsi il lavoro congiunto del Comune e dell’Anas. Dimostra che, nonostante le difficoltà e i ritardi accumulati, quando le istituzioni collaborano e mantengono la continuità amministrativa, si possono ottenere risultati tangibili per il territorio e per i cittadini dell’area orientale di Palermo”.


