Baby gang massacra di botte ambulante disabile, fermati minorenni nel Palermitano

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Violenza cieca e brutale per uno smartphone. Si arricchisce di un nuovo capitolo la triste vicenda avvenuta lo scorso marzo nei pressi della stazione ferroviaria di Trabia, quando un venditore ambulante originario del Bangladesh, affetto da disabilità, fu selvaggiamente aggredito. L’uomo venne pestato a sangue con calci e pugni al volto, una furia che gli costò la frattura del setto nasale e la perdita di un dente. Tutto per rubargli il cellulare.

Oggi, a distanza di mesi, le indagini dei Carabinieri hanno stretto il cerchio attorno ad altri due membri della baby gang. Su disposizione del GIP del Tribunale dei Minorenni, i militari del Nucleo Operativo Radiomobile di Termini Imerese hanno arrestato due giovanissimi di 16 e 17 anni. Per loro le accuse sono pesantissime: rapina pluriaggravata e lesioni aggravate. I due sono stati trasferiti presso l’istituto penale per minorenni “Malaspina” di Palermo.

Questo nuovo sviluppo segue l’arresto, avvenuto a fine agosto, di un altro presunto componente del branco, un diciannovenne di Bagheria. L’operazione, coordinata dalla Procura dei Minorenni e condotta con il supporto dei colleghi della stazione di Trabia, ha permesso di dare un volto e un nome a chi partecipò a quell’atto di violenza insensata.

La vicenda aveva scatenato un’ondata di sdegno e commozione nell’opinione pubblica, ma anche una gara di solidarietà. Furono proprio i Carabinieri, in un gesto di vicinanza, a regalare un nuovo smartphone al venditore, per permettergli di restare in contatto con la sua famiglia lontana e di sentirsi meno solo dopo il trauma subito.

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