Non è la fine di un amore, ma l’inizio di una nuova vita a scatenare la rabbia. Dietro la violenta rissa che ha scosso Altofonte venerdì pomeriggio c’è la storia di un giovane padre che chiede solo di poter conoscere sua figlia. Un desiderio legittimo che si è scontrato contro un muro di rancore, esplodendo prima sui social e poi in strada, in viale del Fante.
La relazione tra i due giovani genitori si era interrotta bruscamente, lasciando strascichi e conti in sospeso. Quando i familiari del ragazzo hanno saputo del lieto evento, hanno espresso il desiderio di conoscere la piccola, ma hanno trovato le porte chiuse. Da quel rifiuto è partita un’escalation di ostilità che ha trovato il suo campo di battaglia più velenoso su TikTok. Video dopo video, offesa dopo offesa, la tensione tra le due famiglie è cresciuta a dismisura, avvelenando ogni possibilità di dialogo.
La situazione è precipitata venerdì. Il giovane padre, reduce da un incidente stradale e costretto a muoversi con le stampelle, ha deciso che era il momento di agire. Accompagnato da una decina di parenti, si è presentato alle porte del paese con un unico, disperato intento: vedere la sua bambina.
L’incontro si è trasformato in un attimo in un confronto a muso duro. Le parole grosse sono volate come pietre, poi si è arrivati allo scontro fisico. Fortunatamente, la follia è stata interrotta dal pronto intervento dei carabinieri del Nucleo Radiomobile di Palermo, che hanno evitato conseguenze ben più serie.
Quasi tutti i protagonisti della triste vicenda sono stati portati nella caserma di Monreale per essere identificati. Al termine degli accertamenti, sette persone, tra uomini e donne, sono state denunciate a piede libero per rissa. Ora spetterà ai carabinieri di Altofonte ricostruire ogni dettaglio e riferire all’autorità giudiziaria, per fare luce su una storia dove il diritto di un padre si è trasformato nel pretesto per una violenza inaccettabile.