Appicca incendio e scappa: pastore “piromane” arrestato a Partinico

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Un pomeriggio di fuoco e paura quello del 14 agosto a Partinico, lungo la Strada Statale 113. Erano circa le 15 quando un cittadino ha lanciato l’allarme al 112, segnalando un uomo che stava appiccando il fuoco a delle sterpaglie ai margini della carreggiata, vicino alla nota cantina Sant’Antonio.

La macchina dei soccorsi si è messa subito in moto. Sul posto sono arrivate in pochi minuti una volante del commissariato di Polizia e una squadra dei Vigili del Fuoco. La scena che si sono trovati davanti era critica: le fiamme, già alte, lambivano pericolosamente la strada, minacciando gli automobilisti in transito e divorando pini e ulivi. L’intervento tempestivo dei pompieri ha evitato il peggio, riuscendo a domare il rogo prima che potesse estendersi ulteriormente.

Mentre i Vigili del Fuoco erano impegnati a spegnere l’incendio, l’attenzione dei poliziotti è stata catturata da una figura sospetta. Poco distante dal punto in cui era divampato il fuoco, un uomo, alla vista della pattuglia, ha iniziato una fuga disperata tra le campagne. Ne è nato un inseguimento rocambolesco e non privo di rischi, su un terreno collinare fatto di salite e discese che ha messo a dura prova la resistenza degli agenti.

Con grande fatica, i poliziotti sono riusciti a raggiungerlo e a bloccarlo. Portato in commissariato, l’uomo è stato identificato: si tratta di un pastore di 42 anni, originario di Camporeale e con alcuni precedenti alle spalle.

A incastrarlo definitivamente è stata la telefonata dello stesso cittadino che aveva dato l’allarme. Il testimone ha contattato di nuovo le forze dell’ordine, confermando di aver riconosciuto senza ombra di dubbio nel fuggitivo l’uomo che aveva visto appiccare le fiamme. Questa testimonianza, unita alla fuga e agli altri elementi raccolti, ha fornito un quadro accusatorio solido.

Il pastore è stato arrestato con l’accusa di incendio boschivo. Un reato che, soprattutto durante i mesi estivi, rappresenta una piaga per il territorio di Partinico, distruggendo ettari di vegetazione e mettendo a rischio la sicurezza pubblica. Ora l’uomo si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria e rischia una condanna fino a 7 anni di reclusione. L’operazione conferma l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrastare un fenomeno che continua a ferire profondamente l’ambiente e la comunità locale.

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