Meteo: imminente rottura estiva in Sicilia, a metà settimana rischio temporali di forte intensità

PALERMO – L’egemonia dell’alta pressione che ha caratterizzato la seconda decade di giugno in Sicilia sta per subire una brusca interruzione. Le proiezioni dei principali modelli matematici convergono ormai da giorni su uno scenario che vedrà l’isola protagonista di un significativo peggioramento meteorologico a metà della settimana entrante. Si profila all’orizzonte il primo “break estivo” della stagione, una configurazione potenzialmente capace di generare fenomeni di forte intensità.
La dinamica della “goccia fredda” in arrivo dalla Germania
L’analisi sinottica rivela che la causa scatenante di questo cambiamento va ricercata nel distacco di un nucleo di aria fredda in quota, una cosiddetta “goccia fredda”, dal flusso principale delle correnti atlantiche. Questo nucleo, attualmente posizionato sull’area tedesca, è destinato a scivolare verso sud, raggiungendo l’Italia e influenzando direttamente il tempo anche sulla Sicilia.
L’instabilità atmosferica subirà un’ulteriore e drastica accentuazione tra mercoledì e giovedì. A favorire questo processo concorreranno due fattori determinanti. In primo luogo, il violento contrasto termico che si genererà tra le masse d’aria preesistenti, molto calde e umide di origine subtropicale, e l’aria più fresca e secca in arrivo da nord-est. In secondo luogo, un ruolo cruciale sarà giocato dalle temperature superficiali del Mar Tirreno, che registrano valori eccezionalmente elevati per il periodo, paragonabili a quelli di pieno luglio. Le acque surriscaldate forniranno l’energia supplementare, sotto forma di calore latente, che agirà da “carburante” per lo sviluppo di imponenti sistemi temporaleschi.
Cronologia del peggioramento: da martedì calo termico, poi i temporali
La settimana si aprirà con i primi segnali del cambiamento. A partire da martedì si assisterà a una graduale ma sensibile diminuzione delle temperature massime su tutta l’isola. Contestualmente, è previsto un aumento del tasso di umidità relativa, una condizione tipica che precede le fasi instabili in estate.
La giornata di martedì vedrà la comparsa delle prime nubi a sviluppo verticale (instabilità termo-convettiva), specialmente nelle aree interne e montuose durante le ore pomeridiane. Sarà tuttavia tra mercoledì e giovedì che la perturbazione raggiungerà la sua massima espressione. I modelli previsionali, in particolare il prestigioso centro di calcolo europeo ECMWF, mostrano una coerenza notevole nel prevedere lo sviluppo di temporali organizzati, intensi e potenzialmente stazionari. Questi fenomeni potrebbero estendersi fino a raggiungere le zone costiere, non escluso il capoluogo, Palermo. L’elevata energia in gioco rende concreto il rischio di eventi meteorologici severi, quali grandinate di medie o grosse dimensioni e forti raffiche di vento (downburst).
L’analisi tecnica: perché si temono fenomeni violenti
Un’analisi più approfondita dei parametri tecnici di Agrimeteo Corleone conferma il potenziale di questa configurazione. Le mappe relative alle velocità verticali a 700 hPa (circa 3.000 metri di quota) sono un eccellente indicatore del grado di instabilità della colonna d’aria. Valori fortemente negativi, come quelli previsti dal modello americano GFS per la giornata di giovedì sulla Sicilia (visibili come una macchia color magenta nelle elaborazioni grafiche), indicano moti ascensionali estremamente rapidi.
In termini semplici, un’intensa velocità verticale negativa significa che l’aria è forzata a salire verso l’alto con grande impeto. Questo processo è il motore fondamentale per la costruzione di nubi temporalesche a grande sviluppo verticale (cumulonembi), le uniche in grado di produrre fenomeni come grandine e nubifragi. La concordanza tra questo e altri indici di instabilità atmosferica lascia presagire che la vigilanza dovrà essere massima. Ulteriori dettagli sulla localizzazione e l’intensità precisa dei fenomeni saranno disponibili con i prossimi aggiornamenti dei modelli numerici.