I carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, nei confronti di Mattias Conti, 19 anni, abitante nel quartiere San Filippo Neri, accusato di strage e lesioni personali aggravate (in concorso con gli altri due coetanei già arrestati il 27 aprile e il 4 maggio scorsi), nonché di detenzione illegale e porto abusivo di pistola.
Il provvedimento restrittivo si fonda sulle ultime risultanze delle indagini, svolte dalla procura e dai carabinieri che hanno fornito ulteriori conferme al quadro indiziario già raccolto a carico dei due giovani fermati nei giorni scorsi, consentendo – altresì – di giungere all’identificazione del 19enne il quale – secondo la ricostruzione degli investigatori – avrebbe impugnato una pistola ed esploso diversi colpi di arma da fuoco sulla folla, radunatasi in via B. D’Acquisto di Monreale, la notte del 27 aprile scorso.
L’indagato, che a seguito della sua iniziale irreperibilità si è successivamente presentato presso la caserma dei Carabinieri di Monreale accompagnato dal proprio legale, si trova al momento ristretto presso la Casa Circondariale di Palermo “Pagliarelli” e, nelle prossime ore, sarà interrogato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo.
Terzo fermo per la strage di Monreale: a finire in manette, con l’accusa di concorso in strage, su disposizione della procura di Palermo coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia, è Mattias Conti, 19 anni, come gli altri due arrestati, originario del quartiere Zen. Avrebbe partecipato alla sparatoria costata la vita a Massimo Pirozzo, Salvo Turdo e Andrea Miceli, assassinati a colpi di pistola, in pieno centro, a Monreale, durante una rissa.
Prima di Conti, che ha fatto fuoco sulla folla, erano stati fermati Salvatore Calvaruso e Samuel Acquisto. Quest’ultimo avrebbe istigato gli amici a sparare.