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Economia&Lavoro

Reddito di povertà, troppe richieste in Sicilia: scattano i controlli

Boom di richieste per il Reddito di Povertà in Sicilia, ma i fondi sono insufficienti. L'Irfis avvia i controlli
Ultimo aggiornamento: 18/04/2025 - 10:16
di Redazione Web
Pubblicato 18 Aprile 2025
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lettura in 2 minuti
Reddito di povertà, troppe richieste in Sicilia: scattano i controlli

Un’ondata di richieste ha travolto il Reddito di Povertà in Sicilia, con quasi 97.000 domande pervenute all’Irfis, l’Istituto Regionale per il Finanziamento alle Imprese Siciliane. Un numero che supera di gran lunga le previsioni e le risorse stanziate dal governo Schifani, mettendo in luce una diffusa situazione di disagio economico nell’isola.

Come si legge sul Giornale di Sicilia, l’istituto, guidato da Iaolanda Riolo e Giulio Guagliano, ha stimato una necessità di circa 250 milioni di euro per soddisfare tutte le richieste pervenute tra il 25 febbraio e il 15 aprile. A fronte di questa imponente cifra, la Regione dispone di soli 30 milioni, sufficienti a coprire circa 11.000 domande, con un contributo medio di 2.500 euro a famiglia.

Il bando, suddiviso in tre fasce di reddito ISEE non superiore a 5.000 euro annui, prevede contributi differenziati: 5.000 euro per redditi tra 0 e 1.500 euro, decrescenti a 3.500 e 2.500 euro per fasce di reddito superiori. Il numero preciso dei beneficiari sarà definito solo con la pubblicazione della graduatoria, ma si prevede che oltre 86.000 richiedenti resteranno esclusi. Palazzo d’Orleans ha escluso ulteriori stanziamenti, ribadendo la natura *una tantum* del contributo, voluto dal presidente Schifani per evitare parallelismi con il Reddito di Cittadinanza.

L’elevato numero di domande ha trasformato il Reddito di Povertà in un indicatore della povertà in Sicilia, spingendo l’Irfis ad avviare controlli rigorosi per verificare l’effettiva corrispondenza dei requisiti reddituali e l’assenza di doppie richieste all’interno dello stesso nucleo familiare, pena l’esclusione dal beneficio. L’incrocio dei dati relativi a codice fiscale e IBAN permetterà di individuare eventuali anomalie.

L’obiettivo è ora quello di erogare il contributo entro l’estate. La graduatoria provvisoria sarà pubblicata entro il 15 maggio, seguita dalla comunicazione da parte dei richiedenti circa l’eventuale partecipazione ai lavori socialmente utili previsti dal bando (entro il 20 maggio circa). Completata questa fase e quella dei controlli, l’Irfis procederà con i pagamenti, che dovrebbero iniziare a fine giugno.

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ARGOMENTI:IRFISPovertà SiciliaReddito di Povertà Sicilia
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