La stagione balneare 2025 a Palermo, in vigore dal primo maggio al 31 ottobre, si apre con un quadro contrastante: da un lato la revoca del divieto di balneazione nella spiaggia di Vergine Maria, dall’altro la conferma di restrizioni su oltre metà dei trenta chilometri di litorale cittadino. L’ordinanza, firmata dal sindaco Roberto Lagalla, recepisce i decreti dell’Assessorato Regionale alla Salute e riflette la situazione emersa dai campionamenti effettuati, che hanno evidenziato criticità in diverse aree. La spiaggia di Vergine Maria, invece, grazie alla qualità “eccellente” delle sue acque, come certificato dal Portale Acque del Ministero della Salute, torna finalmente fruibile ai bagnanti.
Le zone interdette alla balneazione
Cinque i tratti di costa palermitana in cui la balneazione sarà vietata: 250 metri in via Barcarello, 100 metri a ovest dello sbocco del “ferro di cavallo” a Mondello, 3.700 metri tra la fine del porto di Sant’Erasmo e l’inizio del porto della Bandita, 2.500 metri dal porto della Bandita al Lido Olimpo, e infine i 760 metri del Lido Olimpo stesso. Resta quindi precluso l’accesso al mare lungo la Costa Sud, nonostante i recenti tentativi di riqualificazione e i segnali positivi emersi dalle analisi sulla qualità delle acque, come rilevato anche da Goletta Verde di Legambiente.
Divieti per presenza di porti e infrastrutture
Ulteriori divieti, non legati all’inquinamento ma alla presenza di porti e infrastrutture, interessano diverse aree: Sferracavallo (700 metri), Fossa del Gallo (250 metri), Mondello (200 metri), Addaura (500 metri), il tratto dal molo di Vergine Maria a quello di Sant’Erasmo, comprendente il porto di Palermo (6.950 metri), e la Bandita (200 metri). Queste restrizioni, seppur necessarie per motivi logistici e di sicurezza, contribuiscono a ridurre ulteriormente la porzione di litorale accessibile ai bagnanti.
Controlli e segnalazione delle aree interdette
L’ordinanza sindacale prevede l’installazione, entro il primo maggio, di apposita segnaletica, in numero adeguato e in almeno due lingue, per delimitare le zone interdette alla balneazione. L’Amat e la Polizia Municipale si occuperanno del posizionamento dei cartelli, mentre i vigili urbani vigileranno sul rispetto dei divieti. Si tratta di misure essenziali per garantire la sicurezza dei cittadini e la corretta fruizione del litorale.
La situazione a Sferracavallo e Mondello
A Sferracavallo, in via Barcarello, il divieto di balneazione, in vigore da decenni a causa delle pompe di risalita dell’impianto fognario, è stato confermato anche per il 2025. I controlli dell’Arpa, con cadenza settimanale, monitoreranno la presenza di enterococchi intestinali ed escherichia coli, i cui valori, se superiori ai limiti di legge, obbligano all’interdizione dell’area. A Mondello, un tratto di 300 metri nei pressi dello sbocco del Ferro di Cavallo è risultato non balneabile. La speranza è che gli interventi di risanamento e i controlli costanti possano contribuire a migliorare la qualità delle acque e a restituire alla cittadinanza la piena fruibilità del litorale.