Truffa da 2 milioni di euro sui bonus edilizi scoperta in Sicilia
Scoperta una truffa da 2 milioni di euro sui bonus edilizi a Siracusa. La Guardia di Finanza ha sequestrato conti correnti e immobili

La Guardia di Finanza di Siracusa ha scoperto una complessa truffa legata ai bonus edilizi, portando al sequestro preventivo di circa 2 milioni di euro. L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Siracusa, si inserisce in un piano di controlli mirati a soggetti considerati a rischio di frode fiscale. L’indagine ha preso avvio da una società inattiva con sede a Priolo Gargallo, che nel 2022 ha improvvisamente emesso fatture per milioni di euro per presunti lavori edilizi.
Fatture emesse a familiari e terzi per generare crediti d’imposta
Le fatture sono state emesse nei confronti degli amministratori della società, dei loro familiari e di terzi. Questi, una volta divenuti apparentemente committenti dei lavori, hanno ottenuto crediti d’imposta relativi a “bonus facciate”, “ecobonus” e “bonus ristrutturazione”. I crediti sono stati poi monetizzati cedendoli a istituti finanziari in cambio di denaro contante. Le indagini della Guardia di Finanza hanno però rivelato che molte di queste fatture, dopo aver generato i crediti d’imposta, sono state annullate tramite note di credito, senza che le somme bonificate come acconto venissero restituite.
Ditte individuali create ad hoc per la frode
Ulteriori accertamenti hanno individuato ditte individuali collegate alla società di Priolo Gargallo, create tra luglio e settembre 2022, che utilizzavano lo stesso sistema per ottenere e cedere crediti d’imposta. Anche in questi casi, le ditte risultavano prive di strutture, mezzi e personale necessari per svolgere le attività dichiarate. In totale, le fatture per operazioni inesistenti hanno superato i 6 milioni di euro, generando crediti d’imposta indebitamente utilizzati dagli indagati in altre attività economiche.
Sequestri e perquisizioni in diverse province
A seguito delle indagini, la Guardia di Finanza ha eseguito perquisizioni nelle province di Siracusa, Catania e Torino, sequestrando conti correnti, immobili e crediti d’imposta per un valore complessivo di 2 milioni di euro. Questi crediti, pronti per essere utilizzati in compensazione delle imposte dovute, avrebbero potuto generare un ingente danno all’Erario. L’operazione della Guardia di Finanza si inserisce nella più ampia strategia di contrasto alle frodi sui crediti d’imposta, volta a tutelare le imprese oneste dalla concorrenza sleale e a garantire la corretta destinazione delle risorse pubbliche destinate al sostegno di famiglie e imprese. L’azione delle Fiamme Gialle si concentra sulla verifica delle compensazioni, sul sequestro dei crediti fittizi e sulla segnalazione delle deleghe di pagamento contenenti falsi crediti.