Scossa di terremoto al largo di Palermo, trema anche Ustica

Un’intensa attività sismica è stata registrata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) nel Mar Tirreno, tra la Sicilia settentrionale e le isole Eolie. Dalle 16:19 di ieri sono state rilevate 15 scosse, la più forte delle quali ha raggiunto una magnitudo di 4.8. L’ultima scossa, di lieve entità, è stata registrata al largo di Ustica alle 3 di questa notte. La maggior parte degli eventi sismici ha avuto epicentro in mare, in prossimità di Filicudi e Alicudi, le isole Eolie più vicine a Palermo.

Movimento tettonico alla base dei terremoti

Il presidente dell’INGV, Carlo Doglioni, ha spiegato che l’origine dei terremoti è da attribuire al movimento di convergenza tra la Sicilia settentrionale e il Tirreno meridionale. Questa zona, che si estende da Ustica alle Eolie, è caratterizzata da una dinamica compressiva che genera eventi sismici.

La zona interessata già colpita in passato da terremoti

L’INGV ha evidenziato che l’area interessata dallo sciame sismico attuale rientra in una fascia sismica ben nota, parallela alla costa settentrionale della Sicilia. Questa fascia, situata tra i 30 e i 50 chilometri a nord della costa, ha già registrato in passato terremoti di magnitudo significativa, raggiungendo anche magnitudo 6, come quello avvenuto al largo di Palermo nel settembre 2002.

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