La vendemmia in Sicilia è iniziata con circa 10 giorni di anticipo rispetto alla media. Le elevate temperature estive, superiori alla norma, hanno accelerato la maturazione dell’uva, costringendo i viticoltori ad anticipare la raccolta. Nonostante la quantità di uve raccolte sia inferiore rispetto allo scorso anno, la qualità si annuncia eccellente, con punte di eccellenza soprattutto per il Nero D’Avola.
Annata anomala per scarsità di piogge
Secondo Filippo Buttafuoco, dottore agronomo, si è trattata di “un’annata anomala”: in Sicilia mediamente cadono tra i 500 e i 600 mm di pioggia l’anno, mentre negli ultimi 12 mesi le precipitazioni sono state solo di 250 mm. La scarsità di piogge ha incrementato lo stress idrico per le piante, che hanno anticipato germogliamento e fioritura di circa 2 settimane. Ciò ha portato a rese molto basse con perdite consistenti di produzione. Tuttavia l’uva è sana e matura, per cui ci si aspettano vini di qualità eccellente.
Produzione in calo, soprattutto per il Grillo
Secondo Filippo Paladino, vicepresidente del Consorzio Vini Doc Sicilia, la produzione di Grillo ha subito un calo del 40% rispetto alla media. Meno marcata la flessione per i vitigni a bacca rossa, a partire dal Nero D’Avola. Buoni i risultati invece per Zibibbo e uve internazionali. Sarà complesso sostenere i costi con la ridotta quantità di uva raccolta.
Picchi di eccellenza per Nero D’Avola e Grillo
Nonostante sia presto per un bilancio definitivo, osserva Alessio Planeta del CdA della Doc Sicilia, si delineano già alcune tendenze: calo nella produzione di uve, anticipo di 10 giorni della vendemmia. Il calo è più marcato nella Sicilia occidentale. La minore quantità si accompagna però ad un incremento qualitativo notevole, con risultati eccellenti e picchi di eccellenza per Nero D’Avola, Grillo e Frappato.