Doccia fredda per centinaia di insegnanti siciliani: l’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia ha deciso di negare il trasferimento a numerosi docenti di ruolo, nonostante la disponibilità di posti vacanti. La protesta monta in queste ore tra madri, padri, coppie e singoli che si trovano ora di fronte ad un bivio doloroso: rinunciare al trasferimento o affrontare enormi sacrifici personali.
“Non posso abbandonare mio figlio: sto meditando di licenziarmi” racconta in lacrime Giulia (il nome è di fantasia), una delle tante insegnanti da noi sentite in queste ore. E come lei, sono tantissimi i docenti pronti a presentare le dimissioni pur di non doversi allontanare dai propri cari.
L’Ufficio Scolastico Regionale giustifica la decisione con la mancanza di tempo per effettuare le dovute rettifiche, ma la motivazione appare insufficiente di fronte al diritto di questi insegnanti che, dopo aver superato concorsi e dimostrato sul campo il loro valore, vedono ora vanificati anni di impegno e punteggio accumulato.
Cresce dunque rabbia e frustrazione tra i diretti interessati: molti docenti si stanno organizzando per presentare ricorsi contro le graduatorie pubblicate e per chiedere all’USR di rivedere la propria posizione. “Non è possibile che la difficoltà nel compiere un’operazione privi del sacrosanto diritto alla mobilità chi ha sempre operato nel rispetto delle regole” tuonando i docenti esclusi.