Sono 243 i nuovi docenti che prenderanno servizio nelle scuole siciliane di ogni ordine e grado a partire dal nuovo anno scolastico 2022/2023 che inizierà il prossimo 12 settembre. Si tratta degli idonei delle graduatorie di merito del concorso ordinario 2020 che sono stati immessi in ruolo dall’Ufficio Scolastico Regionale. Un dato importante che va ad incrementare l’organico scolastico dell’isola.
Secondo quanto reso noto dall’Usr Sicilia, in totale saranno 3.199 i docenti provenienti da altre regioni italiane che grazie alla mobilità annuale rientreranno a lavorare nelle scuole siciliane. Un incremento del 30% rispetto allo scorso anno quando i trasferimenti da altre zone d’Italia furono 2.224.
La provincia che ha accolto il numero maggiore di richieste è Catania con 702 nuovi docenti, seguita da Palermo con 645. Numeri importanti che testimoniano l’appeal della Sicilia per gli insegnanti fuori sede desiderosi di ritornare nell’isola.
Complessivamente, contando anche le 454 immissioni in ruolo effettuate al termine delle procedure legate al PNRR, i nuovi docenti assunti in Sicilia per l’anno 2022/23 saranno 1.531. Un potenziamento del corpo insegnante necessario per far fronte alle esigenze delle scuole.
Ma non è finita qui. Oltre ai nuovi docenti immessi in ruolo, sono state accolte ben 2.493 richieste di assegnazione provvisoria provinciale tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado. A queste si aggiungono 4.316 assegnazioni provvisorie interprovinciali.
In totale quindi 6.809 docenti, tra cui sia chi già insegna in Sicilia e ha ottenuto un avvicinamento al proprio luogo di residenza, sia coloro che hanno fatto domanda per rientrare nell’isola da altre zone d’Italia.
Nonostante questi numeri, rimangono ancora casi critici come denunciato nel sit-in organizzato venerdì mattina sotto la sede dell’Ufficio Scolastico Regionale. I docenti idonei del concorso 2020 lamentano di essere stati messi in coda rispetto ai vincitori del più recente concorso PNRR.
Una denuncia sostenuta dal sindacato Flc Cgil e dalla deputata regionale Valentina Chinnici, che hanno incontrato il direttore generale Giuseppe Pierro. Dal vertice è emerso l’impegno a studiare possibili soluzioni dopo un confronto diretto dello stesso Pierro con il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Un segnale positivo ma la questione, fanno sapere i docenti idonei del 2020, rimane aperta e necessita di ulteriori risposte concrete.