Ancora un episodio di violenza tra famiglie che finisce nel sangue. Questa volta è accaduto nella tarda serata di ieri in contrada Marvizzaro, nelle campagne di Paternò, dove due distinti nuclei familiari si sono fronteggiati in una violenta rissa terminata con il ferimento di sette persone e con la denuncia di ben undici soggetti da parte dei Carabinieri intervenuti.
Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, tutto sarebbe partito da dissapori e incomprensioni sorte tra una ragazza minorenne originaria di Biancavilla e la madre del fidanzato 19enne, con cui la giovane conviveva da circa un anno nella villa di famiglia del ragazzo in contrada Marvizzaro. I continui litigi con la futura suocera avrebbero esasperato la minorenne, spingendola a chiamare la propria famiglia in cerca di aiuto.
Ed è stato proprio questo il pretesto che ha fatto scattare la furia della famiglia biancavillese, decisa a vendicare i presunti torti subiti dalla ragazza. In tarda serata si sono quindi precipitati sul posto a bordo di due auto, pronti ad un vero e proprio raid punitivo. Ad attenderli però, allertati dall’abbaiare dei cani, vi erano i sette componenti della famiglia padrona di casa, equally desiderosi di difendere il proprio territorio e punire gli invasori.
In pochi istanti si è scatenato l’inferno: urla, insulti, poi è partita una sassaiola reciproca, con vasi e cocci di terracotta scagliati tra le due fazioni. Un crescendo di violenza culminato con l’esplosione di alcuni colpi di pistola in aria da parte del 19enne, nel disperato tentativo di difendere la propria compagna dagli assalitori giunti per portarla via.
La rissa è poi proseguita con calci, pugni e bastonate, fino all’epilogo in ospedale dove si sono presentati alle dieci di sera ben sette feriti della famiglia di Paternò, con vistose lesioni e ferite alla testa. Lì è scattato l’allarme ai Carabinieri, che hanno immediatamente avviato serrate indagini per ricostruire l’accaduto e assicurare i responsabili alla giustizia.
Mettendo insieme testimonianze, interrogatori e riscontri sul luogo della rissa, i militari sono riusciti ad identificare tutti i partecipanti alla zuffa, denunciandoli per rissa aggravata in concorso. Le posizioni di ciascuno sono ora al vaglio dell’autorità giudiziaria, che dovrà stabilire le singole responsabilità.