Proseguono nel palermitano i controlli a tutela dei lavoratori occupati senza contratto e senza rispetto delle norme antinfortunistiche.
A Termini Imerese gli ispettori del lavoro del contingente INL Sicilia, unitamente ai Carabinieri del NIL (nucleo tutela lavoro) di Palermo hanno effettuato il 25 luglio scorso due verifiche nel settore commercio, unitamente ai Carabinieri del NIL (Nucleo tutela lavoro) dell’ITL di Palermo: nella prima ditta ispezionata, malgrado l’unico dipendente presente fosse stato registrato sui libri di lavoro, sotto il profilo della sicurezza è risultato che il Datore di lavoro non aveva mai redatto il DVR (documento di valutazione del rischio), né nominato sé stesso o un delegato quale RSPP (Responsabile della sicurezza in azienda), oltre a non aver assicurato la prescritta formazione al dipendente né averlo sottoposto a visita medica. Nel corso della stessa verifica è inoltre emerso che l’impianto di videosorveglianza all’interno dell’esercizio non era stato autorizzato dall’ITL di Palermo.
Nella seconda attività, una macelleria, dei due addetti al bancone uno era sprovvisto di contratto e di tutela assicurativa. La circostanza ha portato il personale ispettivo ad adottare il provvedimento di sospensione dell’attività per il superamento della soglia del 10% di lavoro nero prevista dalla legge. Per riaprire il negozio, il datore di lavoro ha dovuto regolarizzare il dipendente e pagare le sanzioni amministrative previste dalla legge. Anche in questo caso la presenza di telecamere non era stata autorizzata dall’ITL competente.
Nella notte tra venerdì 27 e sabato 28 luglio a Palermo località Barcarello è stato verificato un pub all’aperto che occupava 4 lavoratori in nero su 19 totali, una percentuale superiore al 20%. Oltre alla mancata regolarizzazione di parte del personale, il personale ispettivo intervenuto, in un’azione coordinata con i Carabinieri del NIL, Polizia Di Stato, Asp, Vigili Urbani Comune Di Palermo, Capitaneria Di Porto ha appurato gravi violazioni in materia di sicurezza.
In particolare, rispetto all’occupazione dei lavoratori senza contratto è stato adottato il provvedimento di sospensione per il superamento della soglia del 10% di lavoro nero. Sotto il profilo tecnico, rilevata l’assenza del Piano di emergenza e di evacuazione, carenze nel DVR (documento di valutazione rischi) privo della valutazione del rischio rumore, mancanza della dichiarazione di conformità dell’ impianto di terra oltre alla mancata formazione in materia di salute e sicurezza dei lavoratori.