Una chiesa gremita, colma fino all’inverosimile, ha accolto oggi a Palermo i funerali di Simone Gnoffo, il diciottenne tragicamente scomparso venerdì scorso in un incidente stradale in moto a Monte Pellegrino. Attorno alla bara bianca fiori, il casco, i guanti da motociclista e una felpa, quasi a voler far volare via con lui le sue più grandi passioni.
Il dolore della famiglia e degli amici
In prima fila mamma Anna, insegnante al liceo Basile, papà Mimmo, disperati e inconsolabili, la sorella Sofia e i nonni pietrificati dal dolore. Poi gli amici, i compagni di scuola, quelli della IV B Frequentata da Simone all’Istituto Pareto, ma anche ex studenti della mamma, uniti nel ricordo del ragazzo solare strappato troppo presto all’affetto dei suoi cari.
L’amicizia speciale con Samuele Ferla
Tra tutti Samuele Ferla, migliore amico del giovane, che ha vegliato Simone negli ultimi istanti di vita in ospedale prima che spirasse definitivamente. Oggi Samuele piange disperato stringendosi ai genitori dell’amico ritrovandosi orfano di una fratellanza cementata da mille avventure e confidenze.
Le parole di conforto di padre Giuseppe Bruno
“Dinanzi alla morte l’unica cosa naturale è piangere e gridare, perfino contro Dio, ma Lui non vuole questo per i suoi figli” ha detto padre Giuseppe Bruno durante l’omelia, esortando poi a ricordare come la vita di tutti noi sia effimera e a considerare il cimitero alla stregua di un “dormitorio”, un luogo di passaggio in attesa della resurrezione.
Il commosso tributo finale a Simone
Parole di conforto che hanno commosso l’assemblea, già provata dal dolore. Alla fine della celebrazione in molti hanno voluto salutare ancora una volta Simone, prendendo la parola per ricordarne il sorriso, la bontà, la voglia di vivere. Gli insegnanti lo hanno ringraziato per essere stato una presenza luminosa, gli amici hanno consolato il padre, consolandolo dal senso di colpa per avergli regalato quella moto poi rivelatasi fatale.
L’ultimo commosso tributo al feretro di Simone è stato un lungo applauso che ha accompagnato l’uscita della bara, seguita dal rombo delle moto degli amici motociclisti e dal volo di decine di palloncini bianchi e verdi, come i capelli biondi del ragazzo indimenticabile che da oggi vivrà per sempre nei cuori di tutti.