Campofelice di Roccella è in subbuglio dopo che Claudio Longo, l’uomo di 45 anni affetto da disturbi mentali che lo scorso maggio ha ucciso una donna e ferito altre 3 persone nel palazzo in cui vive con i genitori in via Grecia, è tornato in libertà nella stessa abitazione teatro dell’omicidio e delle aggressioni.
Longo, dopo aver scontato un trattamento sanitario obbligatorio in ospedale a Termini Imerese disposto dal sindaco di Cefalù, è rientrato nella casa dei genitori mercoledì scorso senza che fossero applicate a suo carico misure restrittive o cautele di sorta. Il suo ritorno ha gettato nel panico i residenti della zona, che temono possa compiere nuove azioni violente e hanno subito allertato il sindaco Giuseppe Di Maggio e le forze dell’ordine per segnalare la situazione di potenziale pericolo.
Sul 45enne, assistito dall’avvocato Salvatore Pirrone, pende un’indagine per omicidio preterintenzionale condotta dai carabinieri della compagnia di Cefalù e dal pm di Termini Imerese Concetta Federico, ma al momento non sono state applicate misure cautelari nei suoi confronti. I motivi della mancata adozione di provvedimenti restrittivi della libertà personale non sono chiari e hanno destato perplessità e preoccupazione tra i cittadini.
La vicenda è stata portata all’attenzione anche del procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio, che coordina le indagini sull’episodio. L’assenza di misure di prevenzione nei confronti di Longo, nonostante il quadro indiziario che lo vede gravemente coinvolto nell’omicidio e nel ferimento di 4 donne, ha creato sgomento e allarme sociale in tutta la comunità di Campofelice di Roccella.