Leo Gullotta zittisce le critiche a “Santocielo”: “Giudicare senza vedere è una triste abitudine”

Polemica contro il nuovo film di Ficarra e Picone "Santocielo", criticato da sacerdoti come blasfemo prima ancora di vederlo
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A nemmeno 48 ore dall’uscita nelle sale, il nuovo film di Ficarra e Picone “Santocielo” è già finito al centro delle polemiche, soprattutto da parte di esponenti della Chiesa siciliana che lo giudicano blasfemo e irrispettoso.

Tra le critiche più dure, quella di don Mario Sorce, parroco della chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Agrigento, che in un post su Facebook ha scritto: “Cari Ficarra e Picone, mi avete deluso. Un film che offende il nostro credo e le nostre tradizioni”.

Nel mirino è finita la trama di “Santocielo”, che vede l’invio di un nuovo messia sulla Terra per salvare l’umanità da un secondo diluvio universale. Don Mario contesta in particolare la rappresentazione di Dio come “un imbranato” e di Gesù che si reincarna nel ventre di un uomo.

Il sacerdote precisa di non aver visto il film, ma di aver tratto le sue conclusioni dalla visione del trailer, ritenuto sufficiente per giudicare la pellicola “blasfema”. Sulla stessa linea anche l’arcivescovo di Monreale Gualtiero Isacchi, secondo cui “si può fare comicità su tutto, ma con grande rispetto quando si trattano certe tematiche”. Più possibilista invece l’arcivescovo di Catania Luigi Renna, che conosce bene la comicità del duo siciliano e ritiene non ci sia da parte loro la volontà di mancare di rispetto.

In difesa di Ficarra e Picone si schiera Leo Gullotta, co-protagonista della loro serie Netflix “Incastrati”, che liquida le accuse come “la riproposizione di una triste abitudine: quella di giudicare senza nemmeno aver visto un film”. Secondo Gullotta, “Santocielo” va letto come un’intelligente critica della società contemporanea, mentre tacciarlo di blasfemia è profondamente sbagliato.

Di certo Ficarra e Picone non si aspettavano un attacco così duro alla loro ultima fatica cinematografica. I due comici palermitani hanno sempre dimostrato grande rispetto per la religione, pur utilizzandola come spunto per la loro satira di costume. Con molta probabilità non ci sarà una risposta a questa polemica da parte di Ficarra e Picone, visto che probabilmente la risposta stessa si trova all’interno del film.

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